Controlla fra le tue vecchie monete se hai questi 50 centesimi. Potresti essere ricco

Bisogna sempre controllare le proprie vecchie monete. ve ne potrebbero alcune che oggi valgono tanti euro e d’un tratto potrebbero farvi diventare ricchi. E’ il caso della moneta da 50 centesimi del 1919. Chi la possiede oggi tante volte non sa di avere nelle mani oltre dieci mila euro. tanto, infatti, oggi valgono i 50 centesimi del 1919.

La moneta da 50 centesimi del 1919 non è difficile da riconoscere perché fa parte di una serie di monete fatte coniare durante il regno di Vittorio Emanuele III con in una faccia dei leoni. Per questo oggi queste monete vengono identificate come monete “Leoni”.

La moneta da 50 centesimi del 1919 è stata realizzata in Nichelio 975‰, pesa 6 grammi ed ha un diametro di 23,8 millimetri. Attenzione al suo bordo che deve essere rigato e non liscio. A valere così tanti soldi, infatti, sono i 50 centesimi con il bordo rigato. Le monete con il bordo liscio, infatti, valgono appena 200 euro circa. La moneta vede raffigurata in una delle due facce una figura allegorica dell’Italia che regge una fiaccola su un carro trainato da 4 leoni. In alto orizzontalmente vi è riportata la scritta “AEQVITAS”. Sul carro le iniziali dell’autore “G•R•M”. In esergo, invece, l’indicazione del valore “C•50”. Sotto la base dei leoni a sinistra vi si legge l’indicazione del millesimo con a destra il segno della zecca che in questa moneta è la lettera “R” dato che è stata coniata dalla zecca di Roma.

Nel 1919 di monete da 50 centesimi ne sono state coniate ben 3.700.000 copie. I pezzi con bordo rigato datati 1919 – 1920 – 1921 – 1924 sono rarissimi in FDC e per questo vengono ritenute introvabili. Pertanto il loro prezzo cambia ad ogni contrattazione. Per questo chi trova i 50 centesimi del 1919 con il bordo rigato può ritrovarsi fra le mani una moneta che vale anche molto di più dei 10.000 euro di cui noi stiamo parlando in questo articolo.

Se hai questi 50 centesimi. Potresti essere ricco

Dei pezzi da 50 centesimi rigati che son o stati emessi nel 1926 – 1927 – 1928 con molta probabilità esistono solo gli esemplari esposti al Museo della Zecca e quelli presenti nella collezione Reale nel Museo Nazionale Romano.

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