Troppi contagi: la Sicilia rinvierà il rientro a scuola a febbraio?

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Il Comitato tecnico scientifico siciliano sarebbe intenzionato a chiedere provvedimenti più restrittivi, alla luce della crescita esponenziale di contagi in Sicilia e ad attendere sulla riapertura di tutte le scuole, comprese quelle primarie e secondarie di primo grado. L’orientamento è emerso nel corso della riunione che si è svolta nel pomeriggio del giorno dell’Epifania con l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, Roberto Lagalla, e l’assessore alla Salute, Ruggero Razza. Allo stato attuale oggi, 7 gennaio, le scuole dell’infanzia hanno riaperto in presenza, mentre elementari e medie dovrebbero ricominciare domani 8 gennaio. Le scuole superiori, invece, così come sostenuto dal governo regionale, dovrebbero slittare all’11 gennaio ma non è escluso che resteranno in Dad per l’intero mese di gennaio con conseguente rientro solo a febbraio. «Bisogna ragionare su tutto, non soltanto sulla scuola, – commenta il professore Cristoforo Pomara, docente di medicina legale al Policlinico universitario di Catania e componente del comitato tecnico scientifico regionale sull’emergenza Covid – perché siamo tutti a rischio contagio se ancora non fosse chiaro a qualcuno. Se il tema è la scuola, allora, da docente universitario, dico si aprano tutte le scuole, ma non al 50%, si apra tutto e via. Ma se vogliamo fare una programmazione seria e credibile, mi chiedo se la scuola è, come deve essere, una priorità allora bisognava ordinare un numero di dosi di vaccini che comprendesse prioritariamente anche il personale scolastico, oltre a quello della sanità e alle fasce deboli».

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