Hanno infatti dato tutti esito negativo i tamponi effettuati nell’Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza “Genchi Collotti” di Cefalù, dai medici dell’Usca dell’Asp n.6 di Palermo. Oltre agli anziani ospiti della struttura, si è sottoposto al test pure il personale paramedico e amministrativo. Anche lo scorso anno, i vari esami avevano fatto della “Genchi Collotti” una struttura covid free. Soddisfazione è stata espressa dal commissario regionale dell’Ipab, Vincenzo Nucera, anch’egli negativo al tampone. “Nonostante il territorio palermitano presenti il più alto tasso di contagiati – ha detto Nucera – la nostra casa per anziani rimane un’oasi sicura, grazie alle cautele predisposte con sacrificio e responsabilità dai nostri operatori su mio input”.
La politica dell’Ipab cefaludese non è stata completamente restrittiva. Durante le festività natalizie, le visite agli ospiti sono state consentite in sicurezza, grazie a dei filtri divisori che hanno permesso ai parenti di poter incontrare e comunicare con i loro familiari, senza però entrare in contatto diretto. Registrazioni, igienizzazione, percorsi differenziati e dispositivi di protezione individuale sono stati poi la regola fissa all’interno dell’Ipab. “Operiamo in un settore delicato e a rischio – ha aggiunto il commissario Vincenzo Nucera – ma è un errore generalizzare la denuncia di Amnesty, secondo cui, durante questa emergenza, nelle residenze per anziani in Italia siano stati violati i diritti degli assistiti. Rispetto e umanità rimangono il nostro faro etico nel mare in tempesta di questa pandemia dalla quale usciremo migliori e più forti”.
Appena riprenderanno a pieno regime le vaccinazioni, anche nell’Ipab di Cefalù saranno somministrate le due dosi previste. Tutti gli operatori sanitari della casa per anziani hanno già dato il loro assenso.