Palermo: protestano i ristoratori che chiedono i danni per la chiusura

«Si terrà oggi a Palermo, di fronte alla sede della Regione Sicilia, con inizio alle 10.30, la manifestazione indetta da Mio Italia per ottenere risposte concrete alle richieste presentate da mesi e rimaste senza alcun riscontro: risarcimento danni, cassa integrazione, Piano per la ripartenza, con riapertura serale definitiva a favore del comparto dell’ospitalità a tavola (Horeca), messo in ginocchio, non dalla pandemia, ma da una cattiva gestione dell’emergenza. Parliamo di perdite di fatturato oscillanti tra il 50 e l’80%». Lo hanno reso noto Paolo Bianchini e Salvo Longo, rispettivamente presidente e vicepresidente con delega alla Sicilia di MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità.

«I dati e le recenti ricerche scientifiche hanno confermato che l’innalzamento dei contagi non è imputabile alle attività di ristorazione, chiuse ormai da diversi mesi», ha sottolineato Paolo Bianchini. «Urge un Piano concreto per la ripartenza, nel quale sia prevista la possibilità di lavorare anche la sera, in cui il colore della regione non determini la chiusura delle attività, e dove sia presente un sostegno forte alle imprese tramite il decreto Ristori Quinquies, nel quale auspichiamo interventi concreti su affitti, utenze, tributi», ha proseguito Salvo Longo. «Non devono finire dimenticati i dipendenti delle imprese, ora in cassa integrazione, ma con l’alta possibilità di licenziamento in caso di mancata proroga», ha aggiunto Paolo Bianchini. «La nostra Sicilia sarà ancora più in difficoltà rispetto ad altre regioni, se il comparto Horeca non tornerà quanto prima a una riapertura che si avvicini alla normalità; sempre nel rispetto dei protocolli, ovviamente. In Sicilia, infatti, viviamo di pesca, agricoltura e servizi, molti dei quali strettamente legati al turismo e alla ristorazione. Ecco perché alla manifestazione di domani, a Palermo, arriveranno delegazioni da tutte le province. Vogliamo lanciare un appello al nuovo governo Draghi, affinché presti la giusta attenzione a un settore fondamentale per la nostra regione e per l’Italia» ha concluso Salvo Longo.

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