Salvatore Barro è una vittima del Covid che oggi, giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19, vogliamo ricordare. Viveva a Cefalù ed è andato via dopo che per le sue condizioni di salute è stato necessario il ricovero in ospedale. Fino alla fine tutti a Cefalù dove viveva, ma anche negli altri paesi che lo avevano conosciuto come carabiniere, hanno sperato di rincontrarlo. Così non è stato. E’ morto in ospedale e i suoi funerali si sono tenuti, in forma strettamente privata, nei primi giorni di maggio quando tutti erano ancora chiusi in casa per il grande lockown nazionale. Nel cuore portava il suo essere carabiniere che faceva vedere in ogni suo gesto, in quella passione che mostrava ogni volta che c’era da pensare a qualcuno che era solo. Lui Salvatore, infatti, aveva sempre pensieri e gesti gentili verso quanti incontrava e si trovavano abbandonati, soli e senza affetti. Verso queste persone nel suo cuore scattavano sempre pensieri e gesti di solidarietà e di amicizia. Aveva lasciato l’arma dei carabinieri da appena un anno ed era andato in pensione per godersi il meritato riposo. Sulla sua strada, sempre per aiutare le persone a lui amiche, ha incontrato il Covid che lo ha portato alla morte.