Quale carne mangiare per abbassare il colesterolo? Risponde la scienza

Non tutti sanno che per mantenere i livelli di colesterolo nel sangue entro i limiti di normalità bisogna limitare il consumo di grassi saturi che sono contenuti prevalentemente nei prodotti animali e trans come prodotti industriali e fritture. Carne rossa o bianca, quindi, non fa alcuna differenza. Tutto questo emerge da uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition.

Secondo i ricercatori per ridurre il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari, sia tra le persone sane sia tra coloro già vittime di un infarto, la prima raccomandazione è di ridurre l’apporto di grassi saturi attraverso la dieta. Questi grassi derivano quasi esclusivamente dal consumo di alimenti trasformati e di origine animale come carni, latte, uova e formaggi. le carni rosse, a sentire i ricercatori, non determinano un effetto peggiore sui livelli ematici di colesterolo rispetto a quelle bianche. A parità di grassi assunti, quindi, l’impatto sul colesterolo non sembra dipendere dal tipo di carne che si sceglie.

Ma in quale tipo di carne si trova la minore quantità di colesterolo?

1. Le polpette e il petto di pollo. (43 mg di colesterolo). Sono dei bocconcini che rendono il petto di pollo non più asciutto e poco appetitoso. Le polpette di pollo sono perfette per moltissime occasioni e vanno servite insieme alle più svariate salse.

2. Carne di bufalo (46 mg di colesterolo). La carne di bufalo è in assoluto tra quelle più magre e leggere. Dal colore rosso vivo lo deve alla presenza di acido stearico e di acido linoleico . Questa carne è molto tenera in quanto in genere proviene da un animale ancora giovane, di 12 massimo 24 mesi, e l’idrossiprolina, un amminoacido componente del collagene, è presente in bassa quantità. La carne di bufalo non presenta grasso d’infiltrazione, ma solo quello di copertura facilmente separabile dalla parte magra.

3. Cane di cavallo (52 mg di colesterolo). La carne di cavallo è tenera, digeribile e, rispetto alle altre carni rosse, più povera di grassi e molto più ricca di ferro. Ha un apporto proteico paragonabile a quello della carne bovina ma con un maggior contenuto di ferro e con alte percentuali di grassi “buoni”. Presenta concentrazioni elevate di acidi grassi essenziali omega 3, in particolare acido α-linolenico.

4. Carne di coniglio (57 mg di colesterolo). La carne del coniglio è magra e poco calorica. Apporta proteine di alto valore biologico e quindi può essere tranquillamente inserita anche nei regimi alimentari a basso introito calorico. La carne di coniglio offre buone concentrazioni di vitamina B3 o Niacina, mentre dal punto di vista minerale offre discrete quantità di fosforo, potassio e ferro. Può essere consumata da persone di tutte le età ed è adatta anche per l’alimentazione in convalescenza. E’ considerata un alimento ipoallergenico perché sono rari i casi in cui le sue proteine provochino reazioni allergiche.

5. Carne di capra (57 mg di colesterolo). La carne di capra è magra, con buone qualità nutrizionali . E’ molto tenera e di un sapore selvatico delicato. La percentuale di tessuto magro si aggira intorno al 60-65%, mentre quella del tessuto grasso è intorno 12-14%, inferiore a quella di bovini, ovini e suini.

6. Carne di alce (59 mg d colesterolo). La carne di alce assomiglia a quella di vitello o di manzo ma è diversa per l’aumento della rigidità e la presenza di un odore caratteristico. Per questo motivo, prima della cottura, viene marinata o immersa in acqua. La carne si può fare fritta, bollita, in umido, cotta alla brace e al forno. Si possono anche preparare brodi profumati, kebab, polpette di carne macinata, ravioli, salsicce affumicate e prodotti in scatola.

7. Bistecca fiorentina (62 mg di colesterolo). La bistecca alla fiorentina è un taglio di carne di vitellone da cuocersi sulla brace o sulla griglia. una bistecca di almeno 4 centimetri di spessore e 800 grammi di peso sarà di certo una vera fiorentina. Su questo punto occorre fare attenzione, perché spesso in commercio vengono vendute tagliate ed entrecote che della vera bistecca toscana non hanno nulla.

Attenzione perché esistono molti altri fattori che influenzano i livelli di colesterolo ed andrebbero approfonditi prima di iniziare una dieta basata esclusivamente sulla limitazione degli alimenti che contengono colesterolo. Tra questi valori anche la qualità dei grassi assunti con la dieta, i fattori genetici o quelli legati all’esercizio fisico e allo stile di vita in genere. Una diminuzione del colesterolo alimentare causa generalmente un aumento di quello prodotto internamente dall’organismo. Questo aumento è variabile da soggetto a soggetto, ma generalmente non compensa totalmente la riduzione di quello alimentare. Ecco perché limitare il consumo di alimenti contenenti colesterolo può contribuire ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Ma il consiglio è di prendere in considerazione anche gli altri fattori che influiscono sui livelli di colesterolo.

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