“Non prendere la vita troppo sul serio, non ne uscirai comunque vivo” (E. Hubbard).
Cominciamo con una battuta e spero … un sorriso!
Essere ironici è una risorsa e una grande capacità, vuol dire saper ridimensionare la portata negativa di certi eventi, riuscire a cogliere il lato comico di un proprio limite, scherzare con gli altri e riconoscerne il proposito spiritoso nel loro relazionarsi a noi.
E’ il caso di precisare che l’ironia non va confusa con il sarcasmo, ciò che li distingue infatti è l’intento; sembra un differenza sottile ma non lo è, poiché il secondo mira a deridere, mortificare, squalificare o non rispettare i sentimenti altrui, la specificità dell’umorismo invece, è farci stare bene. Tutti ci sentiamo meglio dopo aver riso di cuore e sperimentiamo un benessere sia psicologico che fisico. La spiegazione è scientifica e si basa sulla teoria olistica dell’unità imprescindibile mente-corpo; quando ridiamo nel nostro organismo aumenta la concentrazione di sostanze benefiche (endorfine, catecolamine) e si riduce quella degli ormoni dello stress.
Questo giova alla respirazione, al rilassamento muscolare, alla funzionalità cardiocircolatoria e del sistema immunitario, con l’effetto di aumentare il nostro tono dell’umore, le nostre energie e inducendo anche una visione più positiva o ottimistica di ciò che ci circonda e ci accade.
“Se siete seri, siete bloccati” scrive R. Bandler (psicologo, cofondatore della PNL -Programmazione neuro linguistica), suggerendo di prestare attenzione al fenomenologico: “come” appare il nostro corpo quando è contratto o al contrario se in esso si sciolgono le tensioni? E aggiungerei, “cosa” comunica di noi agli altri? Una persona ironica trasmette “leggerezza” sia attraverso il suo corpo che nella conversazione e ciò favorisce le relazioni, promuovendo un migliore contatto interpersonale. E’ risaputo ad es., come nella scelta del partner l’essere divertenti e simpatici sia un fattore ricercato e spesso decisivo; il sense of humor, apprezzabile tanto in un uomo che in una donna, è una dote personale e relazionale, segno di intelligenza, autostima, flessibilità, singolarità.
Inoltre, non dimentichiamo che le emozioni sono “contagiose” e il ridere in particolar modo, crea un effetto onda per cui è difficile resistervi; ciò è spiegabile ricorrendo alle recenti scoperte delle neuroscienze sui “neuroni specchio” (G. Rizzolatti, V. Gallese), che mettono in moto la riproduzione o imitazione di un comportamento osservato e che ancor più ne consentono la comprensione empatica.
Attenzione però a non fare dell’atteggiamento comico uno scuso difensivo per tenersi costantemente distaccati dai propri stati emotivi, perché è proprio il contrario e l’ironia, a partire da una piena consapevolezza dei nostri vissuti, è la saggezza di poterli gestire ed affrontare senza sottovalutarli né restandone sopraffatti.