Il cioccolato aiuta il cuore ed è un salvavita ma non tutti lo sanno. Lo ha scoperto una metanalisi condotta dai ricercatori del Baylor College of Medicine di Houston, in Texas, pubblicata sullo European Journal of Preventive Cardiology. Gli autori hanno selezionato sei grandi studi effettuati negli ultimi 50 anni che hanno coinvolto oltre 336.000 persone per una durata media di 9 anni. Hanno verificato il nesso tra consumo di cioccolato, cuore e malattie coronariche. Hanno esaminato oltre 14.000 casi di patologie coronariche e oltre 4.600 di attacchi cardiaci. Fra queste patologie legate al cuore quante persone mangiavano cioccolato? E’ emerso che in chi lo consumava almeno una volta alla settimana il rischio diminuiva dell’8% rispetto a chi non ne mangiava affatto.
L’effetto protettivo del cioccolato sul cuore è esercitato dalle molte sostanze benefiche contenute nel cacao. Tra queste sostanze sono importanti i flavonoidi, le metilxantine, i polifenoli e l’acido stearico. Sostanze che riducono il colesterolo dannoso, tengono bassa l’infiammazione e aiutano il cuore. I flavonoidi e la teobromina, in particolare, si trovano soprattutto nel fondente. Hanno effetti positivi sul benessere del cuore e dell’apparato cardiovascolare. Proteggono i vasi sanguigni. Il cioccolato aiuta il cuore ed è un salvavita ma non tutti lo sanno. Non è un farmaco ma gioca un ruolo a favore del cuore. Scienziati australiani hanno scoperto che quello amaro riduce infarti e ictus in persone a rischio cardiovascolare.
«I benefici del cioccolato – scrive il sito della Fondazione Veronesi – si devono all’azione antiossidante dei flavonoidi contenuti nel cacao, gli stessi di cui sono ricchi, ad esempio, i frutti rossi. Ma studi più recenti sottolineano anche il ruolo della teobromina, un alcaloide contenuto nella pianta del cacao (della stessa «famiglia» è la caffeina) ad azione vasodilatatrice e cardiostimolante. Quasi tutte le ricerche, però mostrano un effetto dose-dipendente: la misura del beneficio è direttamente proporzionale alla quantità assunta». Le malattie cardiovascolari rappresentano nel nostro paese la principale causa di morte: 44% di tutti i decessi. Il consiglio, quindi, è di consumare circa 60 grammi di fondente al 70% a settimana.
Quale cioccolato aiuta il cuore? Il consiglio che arriva sempre dalla Fondazione Veronesi è di controllare la qualità dei grassi. E’ da preferire il solo burro di cacao rispetto ai grassi vegetali che oggi si possono aggiungere al cioccolato. La percentuale di cacao dovrebbe aggirarsi almeno al 60-70%. Uno studio dell’Osservatorio Nutrizionale Ogp ha rilevato che chi consuma 60 grammi di fondente al 70% a settimana riscontra una minore incidenza di ipertensione, ipercolesterolemia e rischi cardiovascolari rispetto alla media degli italiani. Il fondente, o meglio il cacao, fa bene al cuore, protegge le cellule, rallenta l’invecchiamento e favorisce soprattutto la prevenzione cardiovascolare.
Il cioccolato fondente è un salvavita. «Il cioccolato non solo ha un effetto positivo sull’apparato cardiovascolare – ha dichiarato Michela Barichella, presidente di Brain&Malnutrition Association e membro del comitato scientifico Ogp – ma induce una sensazione di benessere e migliora la resistenza alla fatica e la concentrazione perché contiene dosi, seppur modeste, di sostanze eccitanti come caffeina e teobromina. Inoltre migliora il tono dell’umore perché stimola la sintesi della serotonina, l’ormone a cui si attribuisce il senso di serenità. Benefici che si ottengono già con consumi ridotti di cacao». L’effetto protettivo sul cuore è dimostrato da diversi studi clinici su quantità di cioccolato variabili tra i 20 e i 50 grammi al giorno, per un contenuto calorico di circa 150-250 calorie. Insomma il cioccolato aiuta il cuore ed è un salvavita ma non tutti lo sanno.
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