Cefalù: per il sindaco è ingiusto dichiarare zona rossa la comunità cefaludese

«Non possiamo nascondere la grande perplessità che in tutti noi suscita l’Ordinanza n. 38 del 09 aprile 2021, con cui il Presidente della Regione ha applicato le misure di contenimento della cosiddetta zona rossa a tutti i comuni del territorio della Città Metropolitana di Palermo, per il periodo dal 11 al 22 aprile». Lo scrive in una nota il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina. «Dall’inizio di questo triste periodo di pandemia – continua il primo cittadino – abbiamo mantenuto, come Comunità cefaludese, un atteggiamento responsabile, senza mai lasciarci prendere dall’euforia o dal facile ottimismo per i bassi numeri di contagio, consci che le situazioni possono repentinamente mutare». Il sindaco di Cefalù ritiene «ingiustificato un provvedimento che costringe alla chiusura, e alle conseguenti perdite economiche, una realtà come la nostra, in cui, in base ai dati aggiornati a ieri, si contano “solo” sette positivi, su quasi quattordicimila abitanti».

Il primo cittadino cefaludese così continua nella sua nota: «Ci permettiamo di osservare che, a nostro parere, si possono delimitare le aree nelle quali si registrano focolai escludendo i comuni con basso livello di contagi, anziche’ considerare tutto il territorio della Città Metropolitana “zona rossa”. Ci sentiamo pertanto di chiedere una tempestiva rettifica dell’Ordinanza e un monitoraggio più attento e puntuale, che determini le soglie di attenzione in base ai parametri stabiliti dalla vigente normativa e limiti la dichiarazione di “zona rossa” esclusivamente al territorio dei Comuni nei quali si registra il superamento dei parametri stabiliti dalla vigente normativa».

Cambia impostazioni privacy