12 Maggio: Giornata dedicata agli Infermieri e Oss. Auguri particolari a chi assiste i pazienti Covid

Sono tanti gli infermieri, oss e medici, cefaludesi che oggi assistono Pazienti ricoverati a causa del Covid. Ci racconta una di loro impegnata in un ospedale Covid: “Siamo orgogliosi, e credo di parlare anche a nome dei tanti colleghi impegnati in ospedali Covid,  poter mettere a  disposizione al nostra professionalità di Oss  al servizio degli ammalati colpite da questo virus. Ad inizio della  pandemia tante  strutture sanitarie  si sono trovate  a dover far ei conti con al mancanza di personale. In tanti abbiamo rinunciato alle cxhiamate dal Nord per metterci al servizio della nostra terra di Sicilia.Lo sapevate che molti Infermieri-Oss-Medici si sono licenziati da aziende del Nord con contratto a Tempo Indeterminato per venire a lavorare a Tempo Determinato in Sicilia? E molti di noi hanno rinunciato agli Incarichi del Nord per rimanere qui in Sicilia? Sapete perché? Perché abbiamo ragionato col Cuore. Il motto unanime è stato: Se devo morire muoio per la mia terra . Sapevatelo … Il minimo che vi viene chiesto è rispettare le regole. Noi non centriamo niente con le scelte dei nostri politici.”. Oss, Infermieri e Medici, in prima linea.
A loro il Grazie di tutta l’Italia e dei cefaludesi.
La Giornata internazionale dell’infermiere si celebra in tutto il mondo e online, il 12 maggio, anniversario della nascita, a Firenze, di Florence Nightingale, riconosciuta come fondatrice dell’infermieristica moderna, e con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica verso l’importanza di questa figura nell’ambito della sanità mondiale.
Come spiega un comunicato diffuso dal Ministero della Salute, è proprio in onore della Nightingale che ogni anno viene ricordata questa iniziativa, particolarmente sentita nel corso della pandemia. Gli infermieri, aveva detto un anno fa il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, “sono la spina dorsale di qualsiasi sistema sanitario e oggi, molti di loro si trovano in prima linea nella battaglia contro il Covid-19”. A proposito della donna a cui viene attribuita l’origine dell’infermieristica, gli esperti raccontano che durante la guerra di Crimea, i soldati la notarono per il suo instancabile modo di fare, sempre attiva giorno e notte tra i feriti di guerra, tanto da essere chiamata anche come la “dama della lampada”. La donna, quindi, scelse definitivamente la “chiamata” alla vocazione da infermiera, nonostante in quel tempo il mestiere fosse poco considerato.
E, ancora oggi, derivano proprio dalla sua persona i precetti e le linee guida seguiti scelti ed utilizzati dagli infermieri nella cura del paziente, alla base sia dei corsi della Nightingale Training School che istituì nel 1860, sia del “Noteson Nursing”, un libro di 136 pagine diventato fondamento del curriculum delle scuole per infermieri. “Capace di trattare a tu per tu con i grandi luminari del tempo, fra i primati della Nightingale ci fu l’esser la prima donna membro della Royal Statistical Society (entrerà anche all’American Statistical Association), l’aver contribuito alla nascita dei servizi sociali inglesi, così come aver ispirato Henry Dunant per la creazione della Croce Rossa Internazionale”, segnala ancora il sito del Ministero della Salute.
Il 12 maggio  è diventata una data importante per sottolineare che la professione infermieristica “parli un po’ di sé” con i pazienti negli ospedali, con gli utenti dei servizi territoriali, con gli anziani, con gli altri professionisti dell’ambito sanitario o con i giovani che devono scegliere un lavoro, si legge ancora. In sostanza, “con tutti coloro che nel corso della propria vita hanno incontrato o incontreranno un infermiere”.

 

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