5 pericoli del sedano per la glicemia: ecco i più rischiosi

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Non tutti sanno che il sedano fa bene a chi ha la glicemia alta. Merito dell’abbondanza di fibre che contrastano l’assorbimento a livello intestinale dei grassi e degli zuccheri. Per questo il sedano serve anche per tenere sotto controllo la glicemia. Grazie alle fibre il sedano è anche un buon lassativo. Il sedano è un alimento particolarmente ricco di acqua e potassio. E’ indicato per chi ha problemi di colesterolo.

Nichel. Nel sedano si trova il nichel. Esiste anche una allergia al sedano. Il sedano può causare la fotosensibilità in persone allergiche. In gente sensibile, il sedano causa le eruzioni allergiche, piombo alla dermatite da contatto, all’orticaria, al angioedema, all’asma ed all’anafilassi allergici. Il gambo del sedano è il colpevole più comune. Anche per l’olio del sedano e la root di sedano ci sono dei riscontri per le reazioni anafilattiche.

Ossalati. Nel sedano non si trovano grandi concentrazioni di ossalati. Per questo il sedano si può mangiare senza molti problemi quando si soffre di calcolosi renale. Gli ossalati, infatti, sono dei composti che, unendosi al calcio, in genere conducono alla formazione dei calcoli renali. Nella maggioranza dei casi di calcolosi renali, infatti, le tipiche pietruzze sono costituite proprio da ossalato di calcio. Non eccedere con i cibi che contengono ossalati.

Acqua. Il 96% del sedano è formato da acqua. Per questo il sedano fa bene a chi ha il diabete. Le persone con questa malattia soffrono di disidratazione. Il motivo sta nel fatto che l’elevato glucosio nel sangue costringe il rene ad espellere grandi quantità di acqua. Il sedano con la sua tanta acqua aiuta a disidratarsi. Le persone con diabete dovrebbero bere al giorno circa 2 litri di acqua.

Potassio. In 100 grammi di sedano si trovano 260 milligrammi di potassio. Questo minerale riduce la pressione arteriosa. Svolge anche un ruolo nell’aiutare la frequenza cardiaca. Il potassio aiuta anche gli impulsi nervosi e la contrazione delle fibre muscolari. Essendo un vasodilatatore il potassio contrasta l’azione del sodio. Il potassio è davvero importante perché riduce anche la pressione arteriosa. Il potassio, infine, influenza anche la secrezione dell’insulina delle β-cellule pancreatiche.

Ferro. Nel sedano si trovano 0,5 milligrammi di ferro ogni etto di ortaggio. Il sito www.diabete.net se sostiene che quando il ferro viene assunto in quantità eccessive può diventare un fattore di rischio per il diabete. Nel sedano si trova tanta vitamina C. Se ne trovano 4 mg ogni etto di ortaggio. Questa vitamina è importante per il sistema immunitario. La vitamina C aiuta l’assimilazione del ferro dai globuli rossi.

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