incontro con Fabrizio Catalano, nipote di Leonardo Sciascia (video)

Socializza gli articoli

Per il ciclo: incontri di Giugno, incontro col regista e scrittore Fabrizio Catalano, autore del libro Sciascia e il Cinema. Catalano è il nipote di Leonardo Sciascia (li vediamo nella copertina del libro). RIVEDI L’INTERVISTA https://fb.watch/5_YZVqzk6R/
http://facebook.com/cefalunews.net
Pagina FB: Festival del Cinema di Cefalù

IL LIBRO (disponibile anche su Amazon e Ibs)
SCIASCIA E IL CINEMA
Curatore: Fabrizio Catalano, Vincenzo Aronica
Editore: Rubbettino
Collana: Cinema
Anno edizione: 2021
Tipo: Libro universitario
Pagine: 176 p.
Sciascia  e il Cinema: testimonianze di Roberto Andò, Beppe Cino e Giuseppe Tornatore
L’opera letteraria di Leonardo Sciascia ha più volte, soprattutto nei decenni d’oro del cinema europeo, ispirato trasposizioni filmiche. In un contesto sensibilmente diverso da quello attuale, in cui spesso a partire da romanzi di grandi scrittori italiani s’approntavano ambiziose coproduzioni, i romanzi di Sciascia divennero stendardi d’impegno civile. Alcuni film sono diventati dei classici; altri ci appaiono oggi come piccoli gioielli da riscoprire. Quelli erano del resto anni in cui la letteratura e il cinema vicendevolmente si alimentavano: e diversi personaggi, da Pasolini a Calvino, da Malerba a Cerami, oscillavano tra la sacralità del romanzo e la lusinga d’una più immediata narrazione per immagini. D’altro canto, in gioventù, la prima aspirazione di Leonardo Sciascia, trascinato dall’amore per il cinema muto, era stata proprio quella d’essere un regista; una certa ritrosia caratteriale, unita a una più che giustificata diffidenza per un mondo a tratti eticamente disinibito, l’avevano tuttavia indotto rapidamente a rimodulare questo sogno. Sciascia sosteneva però, e non a torto, che la sua scrittura era rimasta cinematografica. E la tentazione del cinema, infatti, sopravvisse costantemente in lui. Questo libro si propone dunque d’analizzare la relazione fra il coraggioso intellettuale di Racalmuto, che così tanto manca alla società in cui viviamo, e la settima arte, attraverso i ricordi e le riflessioni del nipote, il regista Fabrizio Catalano, ex allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia. Un approccio in cui all’analisi critica s’alternano il ritratto di un mondo storicamente vicino e culturalmente lontano, l’aneddotica familiare, l’indagine nei meandri delle corrispondenze fra donne e uomini che hanno lasciato un segno indelebile nella storia d’Italia.

 

Cambia impostazioni privacy