5 pericoli delle banane per la glicemia: ecco i più rischiosi

Non tutti sanno che le banane non si possono mangiare quando si vuole tenere sotto controllo la glicemia. Come scrive il sito www.diabete.com le banane sono sconsigliate e se ne raccomanda un consumo moderato in quantità e frequenza. Il segreto per conciliare il consumo di frutta con il glucosio è selezionare quella che contiene pochi zuccheri e che ha quindi un basso indice glicemico. Nelle banane l’indice glicemico è 50.

Nichel. Nelle banane ci sono 7 μg di nichel ogni 100 grammi di frutto. Può dare vita a tre tipi di allergie. Le persone sensibili agli allergeni in questione possono andare incontro a sintoni quale prurito o gonfiori. Si possono manifestare anche un’ora dopo. I sintomi sono reazioni localizzate attorno alla bocca o nella gola, come prurito e infiammazione, orticaria diffusa, dolori addominali, vomito e in rari casi, crisi anafilattiche.

Ossalati. Nelle banane non si trovano grosse concentrazioni di ossalati. Bisogna stare molto attenti a queste sostanze perché si tratta di composti che quando si uniscono al calcio portano alla formazione dei calcoli renali. Le banane meno mature migliorano la digestione. Contengono il triptofano che è un amminoacido che svolge un ruolo importante nel preservare la memoria e nell’aumentare l’umore. Vanno conservate a temperatura ambiente. Le banane potrebbero essere sicure.

Omega-3. Tutti sappiamo quanti siano importanti questi grassi buoni. Chi soffre di glicemia deve però stare molto attento. Nelle banane non si trovano grosse concentrazioni di omega-3. Se ne trovano di più nella zucca, negli spinaci, nei broccoli, nei peperoni verdi, rossi, nel cavolo e nelle zucchine. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha effettuato alcune ricerche mirate. Si è riscontrato, per esempio, che gli integratori di omega-3 non offrono grandi vantaggi.

Potassio. In 100 grammi di banane si trovano 358 milligrammi di potassio. Esso è importante nella riduzione della pressione arteriosa ma anche capace di regolare la frequenza cardiaca. Nelle banane si trova la catechina che è un flavonoide antiossidante che apporta diversi benefici per la salute. Tra questo un ridotto rischio di patologie cardiovascolari. Vi si trova anche la pectina che regola i livelli glicemici. Si possono mangiare le banane.

Ferro. Nelle banane si trova pochissimo ferro. Appena 0,26 milligrammi di ferro ogni etto di frutta. Come sostiene il sito www.diabete.net non bisogna assumerne quantità eccessive perchè può diventare un fattore di rischio per lo sviluppo del diabete di tipo 2. Le banane contengono anche la niacina che è un micro-elemento che partecipa alla salute digestiva. Una sostanza che partecipa anche nella riduzione di alcune patologie cardiovascolari e persino dermatologiche.

Cambia impostazioni privacy