Shakespeare era siciliano, Roberto Vecchioni ne parla in prima serata su Rai3

Shakespeare era siciliano, Roberto Vecchioni ne parla in prima serata su Rai3. Accade nella prima puntata, su Rai3, de “Le Parole”  di  Massimo Gramellini. Assieme a lui il professore Roberto Vecchioni che nel corso delle puntate proporrà anche quest’anno le sue sfide enigmistiche agli ospiti; Veronica Pivetti per parlare di attualità te e, new entry,  Lodo Guenzi,  frontman della band lo Stato Sociale, che porterà il suo sguardo curioso sul mondo del web e dei social. Ci saranno anche Corrado Augias con la sua rubrica La Posta di Augias e l’immunologa Antonella Viola,  voce autorevole  per l’informazione sull’emergenza sanitaria.

Proprio dalla trasmissione di Massimo Gramellini è venuta fuori la sorpresa. Dal dialogo con Roberto Vecchioni è arrivata la novità. Il “professore” ha infatti sostenuto la sua tesi, approfondita per tutta l’estate, su una diatriba letteraria che nella città dello Stretto è ben conosciuta: Shakespeare era davvero inglese oppure italiano e precisamente messinese? Vecchioni ha snocciolato tutti gli elementi degli studi sin qui portati avanti.

Tra i teorizzatori principali l’architetto Nino Principato, che ne ha parlato anche nel volume “William Shakespeare e la città di Messina. Un mistero lungo quattrocento anni”, nel quale ha offerto più di uno spunto di riflessione sulla collaborazione editoriale tra Michelangelo Florio di probabile origine messinese e del figlio John, che scrivevano materialmente le opere, e l’attore Shakspere di Stratford (editing ribattezzato Shakespeare) e sui rapporti con la città di Messina. La commedia teatrale “Molto rumore per nulla” (titolo originale: “Much ado about nothing”), ad esempio, scritta tra il 1598 e il 1599, è infatti interamente ambientata a Messina e con personaggi tutti messinesi. Shakespeare (o chi per lui) conosceva bene anche la storia romana e, particolarmente, quella messinese.

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