Chi soffre di glicemia alta può mangiare i cachi tutte le sere? Attenzione alla risposta

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Chi soffre di glicemia alta dovrebbe ridurre il consumo di cachi a causa dell’alto contenuto di zuccheri semplici, in particolare fruttosio. Se vengono mangiati di sera, presenti in abbondanza, tendono a depositarsi nel corpo e vengono convertiti in grasso.

Il fruttosio dei cachi fa male alla glicemia?

Purtroppo fa male ai diabetici e alla glicemia. Se quello che assumiamo viene dalla frutta e verdura non ci sono molti problemi per la glicemia. Non va bene quando arriva dallo sciroppo di mais o lo sciroppo di fruttosio. In questi casi ha un potere dolcificante doppio rispetto al glucosio e provoca picchi di glicemia. Purtroppo non stimolando l’insulina il fruttosio non aiuta il senso di sazietà, per cui è facile mangiare dolci e ritrovarsi ancora ad avere appetito.

Cosa succede a chi mangia cachi tutte le sere?

Mangiare cachi la sera non è consigliato. Questo per evitare di alzare troppo il carico glicemico della cena. I cachi hanno un alto apporto calorico e molti zuccheri. Durante la notte gli zuccheri in eccesso non utilizzati vengono convertiti in grassi. Il momento migliore per mangiarli è a metà mattina o a metà pomeriggio, come spuntino fuori pasto. In questi casi aiutano a ricaricarsi e a contrastare la fatica. Vitamine e minerali, come quelle contenute nei cachi rappresentano il mix ideale per tenere lontano virus e batteri.

I cachi fanno bene al cuore?

Contengono proantocianidine che possono ridurre il rischio di patologie cardiovascolari attraverso l’abbassamento della pressione e la riduzione dell’aggregazione piastrinica. Le proantocianidine sono composti polifenolici che possiedono un’elevata azione antiossidante, utile per il microcircolo e la circolazione sanguigna. Sono sostanze molto diffuse in natura ed hanno proprietà antinfiammatoria, antimutagena e antiedematosa. Quete molecole proteggono il cuore, riducono i grassi nel sangue, agiscono da emolliente sui vasi sanguigni, riducono la pressione, prevengono la formazione di trombi. Gli estratti dalle foglie di cachi sono stati usati per secoli nella medicina tradizionale giapponese per abbassare la pressione sanguigna.

Quali sono i benefici dei cachi?

Contrastano il colesterolo. Hanno proprietà antiacide e favoriscono la diuresi. Forniscono energia e contrastano la stanchezza. Rafforzano le difese e proteggono vista e pelle. Hanno proprietà lassative. Sono ottimi fonti di fibre benefiche per l’intestino e per la salute cardiovascolare. Fra i carotenoidi, i cachi contengono:

  • beta-carotene (253 µg).
  • beta- criptoxantina (1.447 µg).
  • luteina e zeaxantina (834 µg).
  • licopene (159 µg).
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