Erano tutti seduti sul divano, quando è esploso il mondo tutto intorno. Li hanno individuati alle 6 del mattino, coperti di calcinacci. Selene, suo marito Giuseppe, suo suocero Angelo, sua suocera Enza Zagarrio. E con loro c’era anche il piccolo Samuele, così si sarebbe chiamato il bimbo che l’infermiera avrebbe dovuto partorire la settimana prossima.
E’salito a sette il bilancio ufficiale delle vittime della tragedia di Ravanusa. Ed è stata localizzata l’area dove “probabilmente”, spiega il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento Giuseppe Merendino, “si trovano i due dispersi”, un uomo di 70 anni e il figlio di 30 anni, sepolti sotto le macerie. Cinque giorni prima della strage di Ravanusa c’è stato un intervento di manutenzione ordinaria sull’impianto della rete di metano che non aveva evidenziato alcuna criticità. E’ quanto hanno accertato i carabinieri che ora dovranno acquisire il verbale d’intervento per verificare chi abbia materialmente eseguito il collaudo e se sia stato fatto a regola d’arte.
Si cercano ancora due dei dispersi: Calogero Carmina e il figlio Giuseppe, rispettivamente sessantenne e trentenne. Verosimilmente, ma è appunto solo un’ipotesi, potrebbero essere rimasti in macchina. La terribile deflagrazione – che ha raso al suolo quattro palazzine e danneggiato case e stabili di tutto il rione – potrebbe averli sorpresi mentre stavano per lasciare l’abitacolo dell’autovettura.