Segnaliamo qui per la prima volta un’altra postazione militare, verosimilmente adibita a “Punto di osservazione”, localizzata sui resti del Castello di Termini (da alcuni storici definito anche fortezza), a circa 80 metri dal livello del mare.
Da fonti orali attendibili, veniamo a sapere che le vedette della suddetta struttura militare, al termine del loro turno di guardia, dopo aver ricevuto il cambio, rientravano nell’edificio adiacente, oggi non più esistente (Cfr. “La postazione militare del Belvedere di Termini Imerese”), poiché smantellato, probabilmente tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso.
Nello specifico, le incursioni aeree venivano segnalate da una rete di avvistamento: posti di vedetta, centri di raccolta notizie, comandi D.I.C.A.T.; collegamenti telefonici e radiofonici tra i suddetti elementi.
Si tratta di pochi resti di almeno due ambienti, una porzione di pavimento di pochi metri quadrati, i monconi di spessi muri in pietra e malta cementizia, ancora visibile una intonacatura e una coloritura sia del pavimento che delle pareti.
Antonio Chiaramonte, classe 1947, attuale Presidente dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato (A.N.P.S.), sezione di Termini Imerese, ricorda di passeggiate con suo padre (Filippo Chiaramonte) al Belvedere, quando da piccolo (circa 7 anni di età) lo stesso gli faceva osservare la suddetta struttura, probabilmente a quell’epoca integra.
Mentre dal mare non arrivarono mai azioni dirette verso la città ed il suo porto, dall’aria le cose andarono diversamente, con almeno 8 incursioni documentate, con mitragliamenti e bombardamenti aventi come obiettivi principali il porto e la stazione ferroviaria.
Le stesse incursioni su Palermo ebbero talvolta Termini Imerese coma zona di “ingresso” verso il capoluogo, come accadde il 9 maggio 1943, quando diverse centinaia di caccia e fortezze volanti si raggrupparono sul cielo termitano prima di dirigersi sulla città, provocando distruzioni e centinaia di morti e feriti.
Si deve pertanto ritenere che i resti visibili sul Castello riconducano ad un utilizzo da parte di personale territoriale dell’Esercito per attività di osservazione dello spazio aeronavale, con possibilità di trasmissione telefonica e/o radiofonica ai comandi dipendenti. Non documentata l’eventuale presenza di apparati aerofonici, comunque di scarsa efficacia, e ancor meno di apparati radar, il cui modesto utilizzo sull’Isola era comunque appannaggio dei tedeschi.
Si tenderebbe infine ad escludere la presenza di armamento antiaereo, troppo esposto alla reazione nemica, che avrebbe coinvolto le vicine abitazioni civili».
(1) Geologo, già funzionario presso il Comune di Termini Imerese (PA), appassionato di storia militare e membro del “Comitato spontaneo per lo studio delle fortificazioni militari”.
Bibliografia e sitografia
Conferenza “Le fortificazioni militari della Seconda Guerra Mondiale nel territorio di Termini Imerese nel 70° anniversario dello sbarco anglo-americano in Sicilia”. Cefalù (PA) il 13 luglio 2013, Caserma “Nicola Botta”.
Giuseppe Longo, “La postazione militare del Belvedere di Termini Imerese”. In “Pagine sul secondo conflitto mondiale in Sicilia e nel Distretto di Termini Imerese”. Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici, Palermo 20213 3 agosto 2017.
Giuseppe Longo, “Le postazioni militari costiere siciliane nel quadro delle operazioni belliche del secondo conflitto mondiale”; “Un’iscrizione militare da salvaguardare nel bunker di contrada Marche a Termini Imerese”; Quando Termini Imerese negli anni Quaranta proteggeva le sue coste con il “Treno Armato”, “Una postazione contraerea in cima al Castello di Termini Imerese”, “Il campo di volo avanzato di Termini Imerese durante la 2^ Guerra Mondiale”. In “Pagine sul secondo conflitto mondiale in Sicilia e nel Distretto di Termini Imerese”, I.S.P.E. Palermo 2021.
Giuseppe Longo 2021, “Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.) – Milizia artiglieria marittima”, Cefalunews, 8 aprile.
Giuseppe Longo 2021, “Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.) – Milizia Artiglieria Controaerei”, Cefalunews, 30 marzo.
Foto a corredo dell’articolo: Postazione militare sul Castello di Termini Imerese
Ph. Santo Galbo
Giuseppe Longo
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