Le strade sono bloccate dalla neve e gli impianti sciistici chiusi. Ogni anno la stessa storia. Ogni nevicata gli stessi problemi. Per Marcello Catanzaro, sindaco di Isnello, la situazione è desolante. Alcune sue dichiarazioni sono state riprese dal Giornale di Sicilia. “Non si può vivere eternamente in emergenza. Diventa davvero mortificante per un sindaco dovere assistere sempre allo stesso copione per Piano Battaglia. Ad ogni nuova nevicata si ripropone l’ennesimo problema, da anni: le strade non si spalano come si dovrebbe”. Catanzaro racconta si essersi recato più volte a Piano Battaglia, per rendersi conto della situazione dopo le continue lamentele ricevute. “Ho dovuto constatare una situazione desolante: i parcheggi sono pieni di neve, strada spalata solo per metà liberando solo un senso di marcia, i mezzi spalaneve a lavoro a singhiozzo per motivi diversi e automobilisti impantananti, spesso per colpa loro”.
Isnello ha nel suo territorio una delle due località turistiche più importanti delle Madonie. Quel Piano Zucchi che fino ad alcuni anni fa era meta attrezzata e rinomata di turisti. Oggi al suo interno ha quattro strutture alberghiere tutte chiuse.
“A dicembre – continua Catanzaro – con la città metropolitana erano stati individuati i problemi da risolvere. E’ mai possibile, che Piano Battaglia debba rappresentare sempre un problema e una emergenza continua? Nessuno si indigna sul serio? Ci si sente impotenti, con le mani legate, nell’impossibilità di trovare soluzioni, e mentre la zona muore con gli operatori economici in ginocchio. E’ davvero mortificante dovere rispondere con frasi smozzicate e prive di soluzioni pratiche alle domande dei cittadini, degli operatori economici e, non da ultimo, dei numerosi visitatori e turisti che, ogni volta si trovano impossibilitati a tutto, costretti a lamentare l’assurda inefficienza. Eppure un tempo si aspettava la neve come un bene. E’ possibile che delle sorti di Piano Zucchi e Piano Battaglia non freghi niente più a nessuno? C’è un futuro per questi siti? Io continuerò a lavorare per il mio territorio, per vederli rinascere e crescere. Non mi arrendo a questo incapace immobilismo. Da consigliere dell’Ente chiederò al Parco delle Madonie di assumere gli atti necessari per capire bene le ragioni di questa inefficienza e, se del caso, riferire alla autorità giudiziaria. Non è più accettabile tutto questo. E’ arrivato il momento di reagire e fare sul serio. Non possiamo più aspettare”.