Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza con la quale la Sicilia da lunedì passa in “arancione» insieme ad altre tre regioni: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Piemonte.
A spingere verso la nuova misura restrittiva è la situazione nei reparti di terapia intensiva dove – secondo i dati diffusi ieri dall’Agenas – la Sicilia ha superato, sia pure di poco, il limite di guardia del 20%. Sopra la soglia di saturazione anche la percentuale di posti occupati da pazienti Covid in area non critica (36%). Musumeci parla di una decisione «prevista da una settimana» puntando il dito contro i no vax, «che occupano al 77% le terapie intensive».
In zona arancione gli spostamenti dal proprio comune con oltre 5 mila abitanti con mezzo proprio verso altri comuni o fuori dai confini di Regione/PA richiedono green pass semplice, oppure motivi di lavoro, necessità, salute, o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune. Invece non vi è alcun limite di spostamento in zona gialla. Dal primo febbraio scatterà la normativa introdotta dall’ultimo decreto green pass il 5 gennaio scorso che – stabilendo l’obbligo vaccinale per gli over 50 – ha dettagliato anche dove non sarà richiesto il super green pass e le poche attività esentate dal richiedere anche il green pass base all’accesso.