Il 23 luglio 1943, i reparti americani della 45a divisione fanteria occuparono Termini Imerese. Per i militari a stelle e strisce impossessarsi della città portuale e del campo di volo fu di vitale importanza logistica.
Infatti, lo scalo d’ancoraggio permise alle navi di riversare truppe e mezzi, mentre la “striscia di volo d’emergenza” venne impiegata a sostegno delle operazioni militari sulle coste peninsulari: una testa di ponte tra i fronti calabresi e campani.
Circa l’origine del nostro campo di aviazione, purtroppo non si hanno notizie sicure. La pista d’atterraggio, fu verosimilmente utilizzata dalla Regia Aeronautica come campo di fortuna, prima dello sbarco anglo-americano in Sicilia.
Tuttavia, le unità del Genio statunitense, il “XII Engineer Command”, conformarono questa pista di volo a loro interesse e vantaggio per ospitare i propri aerei.
Infatti, sul finire del luglio 1943 gli americani realizzarono in breve tempo la “Advanced Landing Ground” (ALG), tradotto in italiano “aeroporto avanzato”, e denominato “airfield”, ossia un tracciato sprovvisto di strutture basilari tipiche di un “airport” (aeroporto), quali: torre di controllo, hangar, magazzini, centrale elettrica, deposito carburanti, pista pavimentata, ecc.
Dunque, l’Alg fu allestito dagli americani in località “Canne Masche”,
e lì vi fu trasferito il 31 st FG. Le piste di rullaggio furono denominate Ovest e Est (Advanced Landing Ground West e East). La zona West da individuare presumibilmente nella piana compresa tra la foce del Torto e l’ex Chimica del Mediterraneo (Chimed). E la zona Est, invece, da localizzare nei pressi dell’ex Afem di Campofelice di Roccella.
Il gruppo caccia rimase a Termini Imerese dal 2 agosto sino al 2 settembre 1943, per poi trasferirsi a Milazzo (ME). Dopo tale data il campo di volo fu sede di un ospedale da campo “Olding Hospital”.
Non possiamo non rimarcare come nel 1943, nel corso della 2^ GM, gli Alleati realizzarono un aerodromo avanzato, con due piste per l’appunto una vicino Campofelice e uno nell’attuale Zona Industriale. Una coincidenza curiosa».
Note:
(1) Geologo, già funzionario presso il Comune di Termini Imerese (PA), appassionato di storia militare e membro del “Comitato spontaneo per lo studio delle fortificazioni militari”.
Bibliografia e sitografia
Ufficio storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, “Le operazioni in Sicilia e in Calabria”, Roma, 1993.
Giorgio Giorgerini, “La guerra italiana sul mare”, Milano, Mondadori, 2009.
Alessandro Bellomo, Clara Picciotto, “Bombe su Palermo: cronaca degli attacchi aerei 1940-1943”, Associazione culturale Italia, Genova, 2008.
Giuseppe Longo, “Pagine sul secondo conflitto mondiale in Sicilia e nel Distretto di Termini Imerese”, I.S.P.E. Palermo 2021.
Giuseppe Longo 2022, “Fu l’aereo che accolse Giuseppe Castellano il 31 luglio o il 2 settembre del ’43 ad essere immortalato in foto nel campo di volo di Termini Imerese?”, Cefalunews, 12 febbraio.
Foto di copertina: airfield di Campofelice di Rocella, da “Olismo Ruben” Anni 40 – Base Aerea USA in territorio di Campofelice di Roccella.
Ph. Airfield di Termini Imerese e Olding Hospital.
Le immagini sono state generate su Google Earth
Giuseppe Longo
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