Perché non mangiare le patate con la glicemia alta? Ecco gli effetti sull’ipertensione

Perché le patate sono ricche di amido ed hanno un indice glicemico più elevato rispetto ad altri carboidrati. Per questo con la glicemia alta è importante non eccedere con la quantità e vanno consumate in sostituzione al pane, pasta e riso.

Cosa contengono le patate?

Sono costituite per la maggior parte del loro peso da acqua. Sono ricche di antiossidanti. Fra questi flavonoidi, carotenoidi e acidi fenolici. Contrastano la comparsa e la funzionalità dei radicali liberi che provocano invecchiamento e malattie croniche. Le patate offrono anche amido resistente, non completamente assorbito dall’intestino e associato a migliore sensibilità all’insulina. Sono prive di glutine e per questo adatte in caso di celiachia o sensibilità al glutine.

Chi ha il diabete può mangiare le patate?

Le patate possiedono una notevole quantità di amido. Pur essendo dei vegetali, dal punto di vista nutrizionale sono più simili ai cereali. Si possono consumare senza eccedere in frequenza e a piccole dosi. Dovrebbero sempre sostituire pane, pasta e riso. Le patate andrebbero mangiate in abbinamento ad una fonte proteica dopo un’abbondante porzione di verdura.

Chi soffre di ipertensione può mangiare le patate?

Mangiarne più di quattro porzioni a settimana fa aumentare il rischio di avere la pressione alta. Esiste un legame tra patate e pressione alta. Un loro eccessivo consumo è sconsigliato a chi soffre di ipertensione. Gli amidi infatti contribuiscono a innalzarla. Assumere da quattro porzioni in su di patate alla settimana porta un rischio dell’11-17% in più di ammalarsi di ipertensione nel corso degli anni rispetto a chi si limita a consumarli non più di una volta al mese.

Quale verdura abbassa la glicemia?

La rucola è ricca da un punto di vista nutrizionale. Ha numerose proprietà benefiche. E’ in grado di regolare la glicemia e contribuisce anche a livelli di pressione più bassi. La rucola è una buona fonte di fibre. Collabora a regolare la glicemia e può contribuire alla riduzione dell’insulino-resistenza. Gli alimenti ricchi di fibre, infatti, fanno sentire le persone sazie più a lungo. Per questo non sentono la voglia di assumere tanto e potranno consumare cibi più equilibrati.

Quale frutta mangiare con l’ipertensione?

Le banane, nella stagione invernale, sono un ottimo alleato contro l’ipertensione. Contengono potassio in abbondanza, che ristabilisce l’equilibrio elettrolitico laddove il sodio dovesse diventare eccessivo. Altri frutti ricchi di potassio sono: albicocche, ribes e anche succo di pomodoro. Da evitare in questi casi sono gli alimenti conservati sotto sale, in scatola o salamoia.

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