Sono tanti i cittadini Ucraini residenti a Cefalù. Per pura coincidenza alcuni di loro adesso si trovano proprio sul fronte di guerra. Racconta una di loro: “mi trovo quasi al confine, a casa mia, ero tornata per far visita ai miei cari residenti qui. Ci siamo svegliati con i boati delle bombe che facevano tremare i vetri … “. Il resto lo immaginiamo. E lanciano un appello accorato … Siamo un paese forte, con un grande potenziale, democratico e, soprattutto, patriottico. In futuro vorrei che quando si parlerà di Ucraina non pensino subito ed esclusivamente alla guerra o al Chernobyl, ma solo di un paese prospero e pacifico. Un appello anche alle madri russe, al popolo russo, che questa guerra non vuole.