Le olive sono un alimento antiossidante e antinfiammatorio, ricchissimo di polifenoli. L’oleuropeina è il principale polifenolo presente nelle olive. Questa sostanza ha effetti positivi sulla prevenzione e sulla gestione del diabete e sul controllo della glicemia
Quali sono i benefici delle olive?
Le olive riforniscono l’organismo di numerose sostanze benefiche per la salute. Anzitutto gli acidi grassi monoinsaturi che sono alleati di cuore e arterie perché aiutano a ridurre il colesterolo cattivo e ad aumentare quello buono. Le olive apportano anche i grassi polinsaturi, gli omega 3, che aumentano il colesterolo buono e a ridurre i trigliceridi. Grazie alla presenza di fitosteroli le olive aiutano anche a proteggere la salute cardiovascolare, riducendo l’assorbimento del colesterolo a livello intestinale. Le olive sono inoltre fonti di antiossidanti e di molecole come l’oleocantale che aiutano a combattere l’infiammazione e le sue conseguenze.
Quante olive si possono mangiare durante il giorno?
Per non introdurre troppe kilocalorie nella dieta il consiglio è di non superare la dose di 7-8 olive verdi al giorno, che apportano circa 50 kilocalorie. Nelle olive è presente una sostanza che svolge una forte azione antiossidante e antitumorale. Si chiama idrossitirosolo ed è molto presente anche nelle foglie dell’ulivo e nell’acqua di vegetazione. Si trova in varie concentrazione anche nell’olio d’oliva. Una ricerca scientifica ha dimostrato che l’idrossitirosolo induce l’apoptosi nelle cellule tumorali del colon umano.
Quale spezia aiuta chi ha la glicemia alta?
Una ricerca ha scoperto che mezzo cucchiaino di cannella al giorno riduce in modo significativo i livelli di glicemia nel sangue dei diabetici. L’ingrediente attivo nella cannella, detto MHCP (un composto solubile di acqua e polifenolo) si comporta come l’insulina. In altre parole la cannella attiva i suoi recettori e lavora in sinergia con l’ormone nelle cellule che si occupano di bruciare o metabolizzare il glucosio. Per avere questi benefici basterà solo aggiungere la cannella in polvere a ciò che si mangia normalmente.
Quale carboidrato non aiuta chi ha la glicemia alta?
Bisogna prestare molta attenzione al pane bianco. E’ prodotto con farine raffinate e può innalzare l’indice glicemico fino a 90 punti. Quello prodotto con farina integrale, invece, può abbattere l’innalzamento della glicemia fino a 65 punti. Quindi mangiare pane bianco in genere può provocare un innalzamento glicemico. Ecco perché al posto del tradizionale bianco è consigliabile consumare pane di segale che è ricco di fibre e sali minerali. Il pane di segale aiuta a tenere bassi i livelli di glucosio nel sangue e assicura un notevole apporto di fibre che limitano l’assorbimento di colesterolo LDL.