La mortadella è ricca di grassi, sale e conservanti. Sono tutte sostanze collegate a un aumentato rischio di diabete alimentare con effetti negativi sul controllo della glicemia. Bisogna stare molto attenti a mangiare la mortadella quando si deve controllare il diabete.
Quali sono i benefici della mortadella?
Dal punto di vista nutrizionale la mortadella è ricca di vitamina B1 e B2 e di proteine nobili. Inoltre possiede molto sodio, potassio, fosforo, ferro e zinco. Un etto di mortadella copre il 34% del fabbisogno giornaliero di omega3 del corpo umano. E’ ricca di fosforo, potassio, ferro, zinco e magnesio tutti Sali minerali importanti per il corretto equilibrio di un organismo. La mortadella è un salume insaccato “cotto” a base di carne suina, grasso (lardo) e, nelle sue varie tipologie, anche di carne bovina e fegato. La mortadella contiene lipidi, apporta buone quantità di colesterolo.
Chi non deve mangiare la mortadella?
La quantità di colesterolo presente nella mortadella è pari a circa 70 mg per 100 grammi di prodotto. Ecco perché il suo consumo dev’essere occasionale o, se sistematico, debitamente distribuito nel tempo e non troppo frequente. Attenzione devono prestare soprattutto i soggetti affetti da ipercolesterolemia, sovrappeso, obesità. Il consumo dev’essere occasionale o, se sistematico, debitamente distribuito nel tempo e non troppo frequente; le porzioni medie di mortadella sono comprese tra i 60 e gli 80g.
Quale verdura aiuta chi ha la glicemia alta?
Tra le verdure consigliate per chi ha il diabete, in quanto presentano un IG molto basso, troviamo quelle a foglia verde. In particolare la lattuga. Contiene la glucochina e per questo la lattuga è un’alleata speciale di chi vuole controllare i livelli di glucosio. La glucochina della lattuga è una preziosa proteina presente nel pancreas, nel fegato e nell’intestino. Questa sostanza agisce riducendo il livello di glucosio nel sangue. In 100 grammi di lattuga si trovano 94 grammi di acqua, e questo è molto importante.
Quale carboidrato non aiuta chi ha la glicemia alta?
Il riso bianco non sempre è indicato per chi ha problemi con questa patologia. Il riso è un alimento ad alto indice glicemico per il suo elevato contenuto di zuccheri che sotto forma di amido possono contribuire ad innalzare il livello di glicemia nel sangue. Il consiglio è di scegliere carboidrati in versione integrale e quindi riso integrale. Questi, infatti, forniscono una buona fonte di energia e, allo stesso tempo, mantengono il glucosio nel sangue a un livello più stabile. Il riso ha un alto IG. Per ridurre il suo effetto sulla glicemia va abbinato alle verdure.