Cosa succede a chi mangia le ciliegie con la glicemia alta? Incredibile

Le ciliegie possiedono gli antociani. Questi composti antiossidanti mirano alla sensibilità all’insulina attraverso diversi meccanismi. I loro benefici si estendono al potenziamento della sensibilità all’insulina che è spesso collegata all’obesità, al colesterolo e allo sviluppo del diabete.

Quali sono i benefici delle ciliegie?

Le ciliegie contengono melatonina, una sostanza che favorisce il sonno. Grazie all’elevato contenuto di polifenoli e molecole antiossidanti le ciliegie combattono i radicali liberi e mantengono in salute le cellule. Sono ricche di levulosio, uno zucchero a basso indice glicemico, che quindi viene assorbito più gradualmente dall’organismo. Le ciliegie aiutano a mantenere normali i livelli di colesterolo nel sangue. Hanno un elevato indice di sazietà e un limitato potere calorico. Contengono acido malico, una sostanza in grado di stimolare l’attività del fegato che aiuta anche il colesterolo. Le ciliegie sono depurative, drenanti e disintossicanti. Contengono carotenoidi e favoriscono benessere e bellezza della pelle.

Quante ciliegie si possono mangiare durante il giorno?

La quantità consigliata è di 20-25 ciliegie al giorno. Possono diventare anche di più se non si mangia altra frutta. In questo caso, il numero di ciliegie utili per perdere peso sale fino a 70 al giorno, da dividere in due o tre porzioni. Il consiglio è stare però molto attenti. Mangiare troppe ciliegie potrebbe provocare coliche o peggiorare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile. In questi casi il loro consumo deve essere davvero molto limitato.

Quale spezia aiuta chi ha la glicemia alta?

Una ricerca ha evidenziato che lo zenzero può aumentare la sensibilità all’insulina. In questo modo aiuta a gestire i livelli di glucosio nel sangue, controlla il diabete e ridurre la glicemia. Lo zenzero è un alimento a basso indice glicemico. Ecco perché i diabetici possono facilmente aggiungerlo alla loro dieta quotidiana. Evitare l’uso dello zenzero insieme a farmaci antinfiammatori e ipotensivi. Si consiglia sempre di consultare il medico prima di fare uso di zenzero quando si assumono farmaci antiaggreganti.

Quale carboidrato non aiuta chi ha la glicemia alta?

Tra i carboidrati, sarebbe opportuno evitare quelli raffinati come pane, pizza e riso bianchi e stare attenti anche alle quantità di patate. Le patate sono sconsigliate a chi ha la glicemia alta. Sono ricche di amidi che sono i carboidrati che più velocemente si trasformano in glucosio. L’indice glicemico delle patate lesse è superiore perfino a quello dello zucchero. Le patate devono essere assunte dal paziente con glicemia elevata, seguendo alcuni accorgimenti. E’ importante consumarle in sostituzione al pane, pasta e riso. In questo modo aiutano anche chi ha il colesterolo.

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