Mangiare pizza calda tutte le sere 10 minuti prima di dormire: cosa succede al cuore, alla glicemia e al colesterolo

Secondo uno studio pubblicato sull’European Journal of Clinical Nutrition mangiare una pizza a settimana riduce del 30% il rischio infarto. La pizza però non va mangiata per nessun motivo prima di dormire. E’ ricca di grassi e per questo non sempre si concilia con il sonno.

Quali sono i benefici della pizza?

Contrasta alcune patologie grazie all’olio di oliva ricco di acidi grassi insaturi. Favorisce la circolazione e contrasta l’azione dei radicali liberi. Rilascia energia in maniera lenta perché la pasta è costituita da carboidrati complessi. Controlla la fame e mantiene a lungo il senso di sazietà. E’ digeribile che venga preparata con cottura rapida e ad alta temperatura. Favorisce il buon umore, influisce sul benessere psicofisico.

A cosa fa male la pizza?

Può portare ad un aumento di peso se viene consumata con frequenza. La pizza è ricca di sale e provoca problemi alle persone ipertese. Secondo alcuni nutrizionisti è molto calorica e se bruciata dalla cottura può diventare cancerogena. La pizza bruciata produce acrilammide che è una sostanza cancerogena.

Cosa contiene la pizza?

I suoi ingredienti principali sono farina, acqua, sale e lievito. La pizza apporta carboidrati e sali minerali come potassio, fosforo e calcio. E’ un cibo molto ricco di sale. Se fatta con farina tradizionale non apporta la fibra alimentare. In dettaglio contiene acqua per il 40% e carboidrati per il 53%, quelli complessi ammontano al 37%. Attenzione può contenere insaccati, patate e condimenti grassi. Tutte sostanze che possono far prendere peso. La classica pizza margherita apporta 270 calorie ogni 100 grammi.

Quali cibi fanno dormire meglio?

Le albicocche sono il frutto per eccellenza che fa dormire. Per molti nutrizionisti è il frutto calmante del sonno. Contiene la vitamina B, il potassio e il bromo che aiutano quanti vogliono dormire bene ed avere un sonno ristoratore. Le albicocche contengono i flavonoidi che proteggono dallo stress ossidativo che provoca molte malattie croniche. Sono un’ottima fonte di beta carotene, luteina, zeaxantina e vitamine C ed E.

Le banane fanno bene alla glicemia?

Le banane riducono la glicemia quando si ha il diabete di tipo 1 e migliorano i livelli dell’insulina in coloro che soffrono di diabete di tipo 2. Questi frutti rilasciano lentamente lo zucchero nel sangue. Per questo favoriscono il rilascio stabile di insulina. Bisogna stare molto attenti alle quantità e non superare per nessun motivo le 2 banane a settimana. Bisogna sempre preferire quelle verdi a quelle molto mature.

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