Come mangiare 2 mele per abbassare del 23% il colesterolo. Ecco il trucchetto della nonna

Una ricerca pubblicata su American Journal of Clinical Nutrition ha scoperto che mangiare 2 mele al giorno abbassa il colesterolo cattivo. Un tipo di fibra delle mele alimenta dei batteri intestinali che producono acidi grassi a catena corta che riducono la produzione di questa sostanza nel fegato.

Quale verdura abbassa il colesterolo?

I carciofi sono ricchi di cinarina e acido clorogenico che favoriscono una migliore digestione dei lipidi. Per questo proteggono la cistifellea e il fegato. La cinarina è indicata per le patologie che hanno a che fare con la depurazione e la funzionalità del fegato. I carciofi contrastano l’ipertensione perché contengono molto potassio. Favoriscono la diuresi. Aiutano la salute del cervello e favoriscono la produzione di globuli rossi

Quale formaggio evitare con il colesterolo alto?

Quando si ha il colesterolo alto bisognerebbe evitare i formaggi grassi perché ne sono molto ricchi. Il consiglio è di preferire quelli magri. Tra i formaggi grassi c’è la fontina. Si produce con latte appena munto. In un etto ve ne troviamo 116 mg insieme a 31 grammi di lipidi.

Come mangiare le mele per abbassare il colesterolo?

Uno studio portato avanti dalla Florida State University ha scoperto che assumere le mele essiccate tutti i giorni fa abbassare quello cattivo del 23%. Ecco il trucchetto della nonna per ridurre il suo assorbimento: prendere la mela cotta. Per questo il consiglio è di eliminare il torsolo e sitemare le mele all’interno di una pirofila. Condire le mele con del succo di limone e cuocerle a 200° per circa 30 minuti. Una volta cotte farle raffreddare fino a quando diventano tiepide e mangiarle.

Chi non deve mangiare le mele?

Bisogna stare molto attenti al loro consumo. Mangiando troppe mele si va incontro a gonfiore, produzione di gas, diarrea o costipazione. Attenzione devono prestare quanti sono allergici a questo frutto. Possono provocare angioedema, orticaria, shock anafilattico, asma, rinocongiuntivite, disturbi intestinali, edema laringeo, dermatiti alle mani e prurito. L’allergia si scatena perché il sistema immunitario identifica come simili le proteine della buccia delle mele con quelle del polline delle Betulacee.

Quanto fosforo si trova nelle mele?

In un etto si trovano 11 mg di fosforo. Questo microalimento offre tanti benefici. Eccoli in sintesi:

  1. Assorbe il calcio nell’intestino.
  2. Rafforza le cellule.
  3. Aiuta la formazione ossea.
  4. Favorisce l’utilizzo delle vitamine.
  5. E’ efficace per vista, udito e olfatto.
  6. Mantiene l’equilibrio del PH nel sangue.
  7. Migliora la memoria.
  8. Rinvigorisce in caso di stanchezza e depressione.
  9. Stimola sensibilità e intuizione.
  10. Aiuta nella stanchezza mentale.
  11. Fa superare gli stati depressivi.
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