Attenzione ai garofani: ecco cosa succede se…

Dobbiamo prestare attenzione ai garofani perché sono considerate delle piante semplici da curare ma anch’essi hanno le loro esigenze. Pertanto, se le conosciamo possiamo soddisfarle altrimenti rischieremo di compromettere la pianta. E sarebbe un vero peccato, perché il garofano è una pianta che può durare a lungo.

Una volta che conosceremo come dobbiamo comportarci e quali accortezze dovremo avere non ci sarà più alcun problema. Per curare il garofano dalla A alla Z è bene conoscere le basi e poi capire come possiamo nutrire i fiori e le foglie nel tempo. Così da assicurare alla pianta una protezione superiore e oculata.

Attenzione ai garofani: la messa in dimora

I garofani di solito vengono venduti in vasi e devono essere piantati nei mesi che vanno da settembre a maggio. Prediligono un terriccio morbido come quello argilloso o sabbioso. Se mettiamo la pianta in un vaso creiamole una base in argilla espansa così da favorire il drenaggio dell’acqua. Nel giardino possiamo mettere un fondo sassoso o ghiaioso che svolgerà più o meno la stessa funzione.

La posizione dovrà essere soleggiata perché i garofani amano il caldo e il sole ma senza esagerare. Va bene una posizione in cui il sole è il protagonista per la maggior parte del tempo ma non tutto il giorno. Ciò che amano più di loro stessi i garofani, invece, è la libertà. Per questo bisogna creare uno spazio che non sia invaso da altre piante ma a uso esclusivo del garofano. In vaso, ovviamente, il problema non si presenterà.

Il terriccio deve essere ben nutrito ciò significa che va concimato con una certa regolarità. Si possono acquistare quei fertilizzanti già pronti e specifici per le piante fiorite o realizzarne uno in casa con il rischio però di non offrire tutti i nutrimenti richiesti. Il garofano, infatti, hanno bisogno di micronutrienti specifici come potassio, ferro e sodio.

Attenzione ai garofani e alla loro passione per i terreni acidi. Per acidificare un vaso sarà necessario acquistare un terriccio già pronto ma per il giardino di casa bisognerà adoperarsi a realizzarlo. Anche in questo caso consiglio di non arrangiarsi ma di acquistare dei prodotti specifici. Una mancanza o un’esagerazione possono condizionare la fioritura e la vita stessa della pianta.

 L’annaffiatura e la potatura

La parte più difficile della coltivazione del garofano è forse l’annaffiatura. L’acqua deve essere data giornalmente e il terreno non deve mai presentarsi secco. In inverno, però, può seccarsi senza problemi e richiede poca acqua. Tanta acqua ma zero ristagni altrimenti le radici della pianta possono marcire. Bisogna trovare dunque il giusto equilibrio che si otterrà solo con la pratica quotidiana e l’osservazione dello stato di salute della nostra pianta.

Per quanto riguarda la potatura vanno eliminati gli steli secchi e i fiori appassiti così da stimolare la fioritura. Alcune specie di garofani potrebbero avere bisogno di sostegni per i fiori, il cui peso potrebbe risultare eccessivo. Controllare il bilanciamento dello stelo e qualora lo vedessimo pendere un po’ troppo possiamo provvedere a inserire un piccolo sostegno.

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