A Cuorgnè, in provincia di Torino, si è svolta la première del quarto film del regista Roberto Gasparro: “Stessi battiti”. Il film è stato girato nel Canavese ed è scaturito dall’ incontro tra il giovane regista ed il sindaco di Rivara, avvenuto per un progetto culturale che la prof.ssa Giuseppina Vitale ( di origine gangitana ) ha realizzato con il suddetto comune della città metropolitana di Torino. All’ anteprima del film erano presenti i sindaci del Canavese ed i rappresentanti della provincia di Torino e della regione, oltre al regista, agli attori e ai giornalisti. Prima della proiezione del film ci sono stati i saluti dei sindaci di Cuorgnè e di Rivarolo, quindi l’ intervento del sindaco di Rivara, promotore del progetto per dare impulso al turismo del territorio canavesano. Poi hanno parlato tutti i membri dell’équipe che ha realizzato il film, compresi i giovani attori provenienti dal teatro, ma dei due protagonisti, Riccardo Fiorio e Vittoria Chiolero, solo la seconda era presente. Naturalmente il breve discorso di Roberto Gasparro ha suscitato particolare entusiasmo: il regista ha sottolineato l’ importanza di un cinema che non sia solo di evasione, ma sappia comunicare al pubblico anche dei valori; con questo film i giovani potranno imparare che per raggiungere degli obiettivi, dei traguardi è necessario un grande impegno , ma si devono a volte affrontare anche dei notevoli sacrifici. In “ Stessi battiti” hanno spazio pure i sentimenti veri, sia nell’ ambito familiare che negli amori adolescenziali, nonché i valori essenziali nelle relazioni di lavoro e nella vita sociale. Il sogno del giovane protagonista è quello di diventare un bravo ciclista professionista, ma intanto deve studiare e lavorare. Era presente all’ elegante serata anche l’ex ciclista Claudio Chiappucci, “El Diablo”, che ha parlato della sua esperienza giovanile nell’ ambito di tale sport. Gli spettatori hanno seguito con interesse e spesso con emozione lo svolgimento della vicenda negli splendidi luoghi del Canavese, soddisfatti di un film che con un linguaggio semplice , senza mai eccedere in toni ed immagini poco costruttive, ha saputo regalare uno spettacolo rassicurante in un momento storico piuttosto difficile. (Giuseppina Vitale)