Una delle piante più apprezzate per i contesti urbani risulta essere la cosiddetta Albero di giada, nome comune della pianta conosciuta come Crassula ovata. Rientra nella categoria delle piante succulente (erroreamente dette piante grasse), a causa della forma e della consistenza delle foglie di forma ovale (da qui il nome di Ovata) ed in generale ha l’aspetto di un piccolo albero dai rami piuttosto robusti e discretamente nodosi contribuiscono a dare un senso di “bonsai” un po’ più grande. Originaria del Mozambico e del Sud Africa, si adatta piuttosto facilmente ai climi europei, sopratutto quelli tendenzialmente temperati
Risulta essere piuttosto facile prendersene cura, e presenta alcune peculiarità molto interessanti che permettono di “replicare” questa pianta in modo teoricamente infinito.
Come avere una pianta di albero di giada all’infinito da un rametto: ecco il trucco
Anche l’albero di giada infatti si “riproduce” attraverso il sistema della talea, ossia attraverso un rametto estratto da una pianta già formata, che può fungere da “base” per la crescita di una nuova pianta. E’ essenziale scegliere il rametto da estrarre, attraverso il taglio di due cesoie precedentemente sterilizzate (basta averle bagnate con un po’ di alchol), meglio scegliere un ramo robusto con un discreto numero di foglie. Dopo aver eseguito il taglio, la pianta “originale” deve rimarginare questa “ferita”, per cui è meglio spostarla in un luogo fresco e asciutto per almeno 3-4 giorni.
E sufficiente utilizzare un vaso di piccole-medie dimensioni che sarà la “base” per interrare il rametto estratto dalla pianta originale, avendo l’accortenza di non esagerare con la profondità. Dopo alcune settimane, mantenendo il vaso costantemente umido e in un ambiente soleggiato, la nuova pianta inizierà a “spuntare”, bisogna poi gradualmente ridurre le innaffiature quando sarà cresciuta. Pur essendo piuttosto versatile e “resistente”, è meglio tenerla al sole in un luogo non troppo ventilato.
