L’Osservatorio economico di Confartigianato Imprese Sicilia ha fatto una fotografia che mostra una Sicilia in sofferenza. Tra le conseguenze preoccupanti della pandemia sul mercato del lavoro abbiamo l’incremento dell’inattività e il fenomeno dei Neet tra i giovani dai 15 ai 29 anni. In Sicilia il tasso di inattività risulta nel 2021 sopra di un punto rispetto al 2019 e la quota di giovani non inseriti né in un percorso di studio né in uno di lavoro risulta la più alta in Italia (36,3%). A livello provinciale, si registra un aumento maggiore del tasso di inattività a Siracusa (+4,7 punti, 3^ provincia italiana per incremento), Catania (+2,9 punti) e Agrigento (+2,3 punti). Il fenomeno dei Neet, invece, a livello provinciale, nell’anno della pandemia (2020) rispetto al pre crisi (2019), segna incrementi a Catania (+3,3 punti), Siracusa (+1,9 punti) e a Ragusa (+1,1 punti). Permangono anche nel 2022 le criticità dovute alle difficoltà di reperimento di profili professionali: in Sicilia a maggio 2022 la quota di entrate ritenute difficili da reperire sono il 34,4% quota superiore di 12,7 punti rispetto al valore di maggio 2019 (29,2%). A livello provinciale le criticità maggiori si registrano ad Agrigento (39,9%, +21,2 punti su maggio 2019), Trapani (38,2%, +18,6 punti) e Siracusa (37,7%, +11,7 punti).