Se vuoi vedere il comune più ricco della Sicilia ecco la località che devi subito visitare

I suoi abitanti sono 9.325 abitanti e si estende su una superficie di 3,12 chilometri quadrati e sorge a 263 metri sul livello del mare. Si trova nel catanese e la sua festa patronale si tiene il 10 agosto. All’interno di questo comune abitano 4.049 famiglie. Il reddito medio è di 15.869 euro ed è il comune con reddito medio pro capite più alto nella Regione Sicilia. L’età media degli abitanti è di circa 45 anni. Stiamo parlando di Sant’Agata Li Battiati che fra i suoi luoghi di interesse ha il Parco Paternò del Toscano. Tra i dolci che consigliamo a chi visita Sant’Agata Li Battiati ci sono i cannoli, un dolce che si preparar con la crema di ricotta.

Un po’ di storia

Il comune di Sant’Agata Li Battiati è il secondo comune più piccolo per superficie (3,13 kmq) nella Provincia di Catania. E’ il secondo comune con il più basso Tasso di Natalità (6,1) sempre nel catanese. Sant’Agata Li Battiati si trova al 79° posto nella classifica nazionale fra i comuni per densità. Il suo nome lo deve alla Santa a cui è dedicata la chiesa parrocchiale. La specifica si riferisce alla collocazione di tale chiesa in contrada Batteati. Sono undici i comuni italiani che, come Sant’Agata Li Battiati, portano nome della santa catanese.

Parco Paternò del Toscano

A Sant’Agata Li Battiati, a pochi passi dall’Etna, su affioramenti lavici e residui di colate, per circa 3 ettari si estende il Parco Paternò del Toscano. E’ un giardino roccioso a terrazze. A progettarlo il paesaggista Ettore Paternò. La casa padronale è stata costruita negli anni Cinquanta del secolo scorso. Il parco si compone di agrumeti e vigneti. Il giardino di Sant’Agata Li Battiati è composto da piante mediterranee ed esotiche provenienti da tutto il mondo. All’interno prevalgono le palme, grande passione di Paternò, per un totale di 42 specie diverse. Spiccano quelle rare Phoenix rubicola, provenienti dall’India, Trithrinax canegestris, proveniente da Argentina e Uruguay.

Vicino alla piscina e al salottino all’aperto accanto alla casa ci sono due gruppi di grandi dimensioni di specie del genere Washingtonia. Fra queste la palma messicana e quella della california. Sul lato meridionale dell’abitazione si trovano un gruppo di imponenti Trachycorpus fortunei. Una specie che ha origini nelle zone montuose dell’Asia. Ci sono anche numerose piante autoctone. Sono collecate nella zona centrale della tenuta. Formano quello che si chiama il “bosco etneo”. Vi sono il pistacchio, la roverella, il leccio, il Cipresso sempervirens e il bagolaro. E’ un giardino molto bello e caratteristico. Nel 1993 è stato posto sotto tutela dalla Sovrintendenza dei Beni Ambientali della Regione Siciliana come giardino storico.

Da non perdervi i Cannoli

Il cannolo è un dolce tradizionale. Risale alla dominazione araba, maè conosciuto già in età romana. E’ un dolce fritto riservato originariamente al Carnevale, che da un monastero di Caltanissetta si è diffuso in tutta la regione. Con l’emigrazione dei siciliani venne apprezzato nel mondo. Il nome del dolce evoca le sezioni di canna di fiume attorno alle quali le cialde venivano arrotolate. Per la crema occorre setacciare la ricotta ben scolata dal siero. Lavorarla per un minuto con le fruste elettriche, incorporando lo zucchero a velo.

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