Cefalù: consegnate le borse di studio dedicate al giovane Gianfilippo D’Anna

Consegnate le borse di studio “Gianfilippo D’Anna” all’Istituto “J. del Duca – D. B. Amato” di Cefalù. Alla cerimonia, che si è svolta nell’Auditorium “V. Marguglio”, era presente la famiglia di Gianfilippo. Presenti anche il Vescovo di Cefalù, Giuseppe Marciante il capitano della compagnia dei carabinieri di Cefalù, Marco Dal Bello, il sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello, e il sindaco di Campofelice di Roccella, Michela Taravella, l’ispettore della Polizia di Stato Rosario Cammarata.
A presentare la manifestazione sono stati gli studenti Giuseppe Mineo e Giulia Bartolomeo. Dopo il saluto ai presenti da parte del Dirigente scolastico Antonella Cancila ha preso la parola il papà di Gianfilippo. Il dottore Salvatore D’Anna, nel ringraziare i presenti ha fatto conoscere le motivazioni che hanno spinto al sua famiglia a istituire la Borsa di studio. Si è passati quinti a premiare i quattro studenti che hanno vinto le borse di studio: Medica Alessia (3 A Linguistico), Cipolla Miriana (1 A Scientifico), Giambrone Chiara (3 A Turismo) e Di Fatta Gaia (1 A Artistico).
Ad intrattenere i presenti con le loro interpretazioni canore sono state le studentesse Martina Lo Nero e Sofia Terranova. Proiettati i video su Cefalù, realizzati per il concorso indetto dai cefaludesi nel mondo, degli studenti Marco Provenza, Andrea Randazzo, Giuseppe Mineo, Cangelosi Miriam Pia e Boscia Elisa Maria. Proiettato anche un cortometraggio dove la protagonista è la studentessa Giulia Bartolomeo.

Chi era Gianfilippo D’Anna?

Era un ragazzo molto allegro che amava la vita, amava stare con gli amici e con loro giocare, scherzare, andare in motorino e mangiare la pizza che era il suo piatto preferito. Gianfilippo amava andare a scuola ed era molto orgoglioso dei suoi nuovi libri e della sua “carpettona blu” con tutto l’occorrente per i suoi studi tecnici. Era molto legato alla sua famiglia, ai nonni, agli zii e soprattutto al fratello ed alla sorella ai quali inviava lettere e disegni quando per le cure era costretto a stare lontano da loro.
Si divertiva a fare scherzi a tutti, anche agli infermieri ed ai medici con i quali aveva stabilito un bel rapporto d’amicizia. Gianfilippo era un ragazzo come tanti che lascia a noi tutti un messaggio: amare la vita sempre e comunque, affrontare le prove anche le più difficili con coraggio, fede e speranza e non perdere mai la gioia che traspariva dai suoi immensi occhi neri.
(Presto saranno pubblicate le foto della manifestazione realizzate da Elisa Maria Boscia)
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