Farina

Farina: come riconoscere quella più buona in 5 minuti

Farina: come riconoscere quella più buona in 5 minuti? Una risposta non è semplice. Oggi non è facile dare informazioni vere su un dato alimento. Ci si scontra quasi sempre con delle fake news messe nella rete che ostacolano la corretta comunicazione. E’ il caso della farina. In giro ne abbiamo diversi tipi. Da quella artigianale a quella industriale. Come scegliere quella più buona per ogni tipo di preparazione? Bisogna a fare attenzione soprattutto al suo valore nutrizionale in funzione della sua raffinazione. Non tutte sono uguali. Spesso è molto difficile scegliere la più buona. Con questo articolo proviamo a farlo.

Anzitutto bisogna distinguere la farina per il tipo di grano che si utilizza nel prepararla. Si può ricavare infatti da quello duro ma anche da quello tenero. Tutte e due sono utilizzate per fare il pane. Solo quella di grano duro, invece, è consentita per produrre in Italia la pasta seca. Per avere la farina il seme del grano subisce alcuni processi. Anzitutto si pulisce. Poi si procede a macinarlo. Per fare questo ci sono diversi passaggi per separare le parti del seme.  Il tutto alla fine dal buratto, che con maglie più o meno fini separa la farina più raffinata da quella meno. E così più basso è il valore di abburattamento e più una farina è raffinata. Una ricca di amido e con poche proteine ha un grado di abburattamento del 50%. Più basso è l’abburattamento e meno ceneri si trovano nella farina.

La farina bianca rimane fresca più a lungo rispetto a quella integrale. La prima è molto raffinata. Il chicco è stato privato della crusca e del germe. Nella seconda invece ci sono tutte le parti del grano: crusca, germe ed endosperma. La farina va conservata a temperatura ambiente. Ad evitare venga presa d’assalto da farfalline o insetti va messa in un contenitore a chiusura ermetica. In frigo occorre tenerla lontana dall’umidità e dall’acqua. In caso contrario si rischiano le muffe.

Quando la farina non è buona? Bisogna stare molto attenti alla data di scadenza stampata sul sacchetto. Per capire se è buona bisogna annusarla. La farina fresca ha un odore neutro quella cattiva un odore stantio, acido o di muffa. Quest’ultima potrebbe anche apparire scolorita. Attenzione alla presenza di muffa. In questo caso va scartata subito l’intera busta.

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