Messaggio del Vescovo di Cefalù per il Nuovo Anno

Messaggio del Vescovo di Cefalù per il Nuovo Anno
Carissimi fratelli e carissime sorelle,
vi raggiungo con questo messaggio per la fine dell’anno e l’inizio del nuovo. Stamattina abbiamo appreso della nascita al cielo del Papa emerito Benedetto XVI: rivolgiamo anzitutto, carissimi, al Bel Pastore la nostra accorata preghiera per questo “umile lavoratore nella vigna del Signore”. Che ha servito con zelo irreprensibile la Chiesa.
Mossi dalla profondità teologica di Benedetto XVI con la quale ha scrutato i Misteri di Dio, fermiamoci a contemplare il “grande” movimento di Dio che lascia l’Eternità per abbracciare l’umanità; così avevo detto in occasione del Santo Natale con un videomessaggio alla nostra Chiesa di Cefalù e a tutti i suoi figli in cui porgevo gli auguri di un Natale “in movimento”. Contempliamo poi “i piccoli” movimenti della stella, degli angeli, dei pastori e dei magi che ci indicano, senza alcuna sosta nello scorrere del tempo, la via dell’annuncio e della missionarietà.

Per il nuovo anno i miei auguri ritornano ad essere impreziositi dal “movimento”

Vi auguro un 2023 in continuo “movimento” che ci porti, giorno per giorno, a sapersi fermare e lasciarsi stupire, per l’incarnazione quotidiana della bellezza del nostro Dio in ogni vita che viene al mondo. È un “movimento” d’amore che parte dal Dio Creatore che continua così a dare volto al Suo abitare in mezzo a noi, col frutto più bello e vero dell’amore tra un uomo e una donna. Un Suo eterno ed incancellabile gesto di fiducia e di fedeltà per ogni Adamo ed Eva di ogni tempo. A tal proposito, esorto i nostri futuri sposi, quanti già hanno vissuto l’esperienza della paternità e maternità, a colorare con la luce della “ Vita” il grigio e gelido inverno demografico che avvolge le nostre comunità.
Che il 2023 sia l’anno dove le “culle vuote” diventino “mangiatoie di Vita”; di quella Vita in movimento che si apre al domani e che spalanca porte e finestre alla Speranza.
Inoltre vorrei che il nuovo anno mettesse ancora di più “in movimento” anche le nostre intelligenze e il nostro intelletto. Spesso si appiattisce; si atrofizza. A me pare che le nostre intelligenze stanno forse vivendo il tempo del loro arresto cardiaco: dobbiamo rianimarle con il defibrillatore della creatività, della progettualità, della ricerca, dell’investire sulle tante risorse umane, culturali, ambientali e spirituali che stanno attorno a noi. Incoraggio tutti i parroci e i presbiteri, i docenti, i politici, i cittadini e ogni cristiano e uomo di buona volontà della nostra Chiesa Cefaludese a sostituire allo sterile mormorare il dinamico pensare con l’uso sapiente della ragione. Se il nostro intelletto è “in movimento” avremo autentici laboratori di speranza.
Infine auguro a noi tutti di avere anche i cuori sempre “in movimento” aperti all’accoglienza dei poveri, di quanti sbarcano nelle nostre terre, di coloro che appartengono alla categoria che purtroppo non conosce più confini dei soggetti fragili. I cuori “in movimento” sanno sorridere, ascoltare, incontrare, abbracciare, perdonare e creare comunione.
Che il 2023 sia l’anno dei corpi, degli intelletti, dei cuori e della fede “in continuo movimento”. L’incrocio armonico di questi movimenti e faticosi cammini, potrà dare alla nostra Chiesa un corpo, un cuore e una mente veramente “sinodale”.
Questo è il mio augurio per il 2023 perché tutti possano esserne davvero gli autori.
+ Giuseppe Marciante
Vescovo di Cefalù

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