insalata

Non comprare questa insalata perchè ha batteri dentro: ecco di che marca parliamo

Quando si parla di insalata è un verdura con le foglie che si possono mangiare crude. A volte con il termine insalata si indica una ricetta con più ingredienti che spesso sono diverse verdure in foglia crude. Sono condite e mescolate in genere con sale, olio d’oliva, aceto, spremuta di limone ed ancora altri ingredienti opzionali come pepe, cipolla, aglio, origano, prezzemolo, rafano. Esistono diversi tipi di insalata come crescione, dente di leone, indivia, riccia, romana, misticanza, rucola, lattuga collo rosso, spinaci, valeriana, iceberg, radicchio, trocadero e canasta.

Di recente sono stati segnalati diversi casi di insalata trovata con dentro alcuni batteri. Attenzione perchè questi microargonismi potrebbero contaminare la verde insalata e alla fine arrivare all’uomo che vi può trovare listeria e salmonella fra i virus più conosciuti. Uno studio ha evidenziato che nella busta di insalata si possono trovare i batteri resistenti agli antibiotici. Fra questi l’Escherichia coli ma anche virus, norovirus ed epatite A. Propio l’Escheria può dare vita ad alcuni sintomi particolari facilmente riconoscibili: diarrea, crampi addominali, nausea e vomito. Al momento non esiste un farmaco che può prevenire questi batteri ma è possibile non averli mettendo in atto pratiche di igiene alimentare.

Perchè si sviluppano questi batteri nell’insalata? La più contaminata rischia di essere la verde insalata in pacco trasparente. E’ una verdura che quando si mangia potrebbe essere già deteriorata senza nemmeno saperlo. A favorire la crescita di alcuni microrganismi in questa insalata è la disattesa igiene. Questi batteri arrivano nella verde insalata non solo grazie al suolo ma anche per colpa degli operatori agricoli, dell’acqua e persino per responsabilità di alcuni strumenti che vengono utilizzati ogni giorno in agricoltura.

Anche una buona insalata si può trovare contaminata biologicamente perchè è stata trattata contravvenendo alle regole più elementari dal punto di vista igienico. In particolare un certo rischio si corre con quella insalata già pronta che si trova fra i banconi del supermercato. A contaminare questa insalata possono essere gli insetti ma anche le acque d’irrigazione, animali selvatici ed persino il letame quando viene utilizzato come fertilizzante. Dato che questa insalata viene mangiata cruda non è mai possibile debellare i batteri che contiene.

In conclusione il Ministero della salute ha disposto il richiamo per i Cuori di ceberge del marchio Despar che come insalata viene venduta in confezione da 250 grammi. All’interno di questa insalata, secondo il ministero, c’è una sospetta contaminazione biologica. Questa insalata non va mangiata ma riportata direttamente al punto vendita dove è stata acquistata. il lotto contaminato è 45302006-0118 con scadenza 27 gennaio 2023. L’insalata preconfezionata è spesso contaminata con batteri dannosi, virus o muffe. Chi acquista insalata in busta deve fare attenzione.

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