A Cefalù, un’officina di futuro per i giovani più soli

A Cefalù è nata una comunità alloggio per minori, lì dove c’era nel passato un antico orfanotrofio del 1600. Adesso ospita la “Fondazione Regina Elena” di Cefalù diretta da don Giuseppe Licciardi che in un video racconta a Giovanni Panozzo di aver riscoperto, grazie a questi ragazzi, la fecondità del celibato e la bellezza dell’essere padre. La comunità educativa della Casa Regina Elena offre a questi giovani una vera nuova famiglia. “Nella vita ne ho prese tante – dice Samuele. Qui però ho capito che la vita è bella, bisogna andare avanti e lasciare indietro le cose brutte”. La comunità educativa “Regina Elena” è stata fortemente voluta in questa forma dal vescovo di Cefalù, Giuseppe Marciante, nel 2022. “Si realizza un altro segno di speranza – ebbe a dire allora il Vescovo – un luogo dove gli ospiti possano sperimentare l’abbraccio materno della Chiesa, Comunità viva dei credenti in Cristo. Un’opportunità di crescita e sviluppo per tanti giovanissimi e giovani che non sono lasciati soli, ma accompagnati, custoditi e amati”.

La comunità educativa è formata da una coordinatrice pedagogica, un’assistente sociale, una psicologa, degli educatori, degli ausiliari, un infermiere professionale e diversi volontari. Con loro anche don Giuseppe Licciardi, quasi 48 anni, una grande esperienza educativa e spirituale e un entusiasmo trascinante, che i giovani ospiti della Casa hanno certamente contribuito a ravvivare. La Regina Elena dispone di 12 posti letto (1 tripla, 3 doppie e 3 singole), possono essere accolti ragazzi dai 6 ai 17 anni, privi temporaneamente di condizioni e ambienti familiari tutelanti, minori con disturbi del comportamento segnalati dal Tribunale per i Minorenni o dai Servizi Sociali. “Ogni volta – chiosa la psicologa, Clementina – entrare in comunità è entrare nella propria casa”. Ecco il video:

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