Armistizio 1943. I preamboli delle trattative di Cassibile. Volo aereo da Guidonia a Palermo Boccadifalco.
La mattina del 2 settembre, Castellano, Montanari e il Maggiore Marchesi del Comando Supremo, partirono da Guidonia; ci fu la solita sosta a Termini Imerese per cambiare aereo verso il luogo già noto alla rappresentanza italiana (3) era già iniziato il countdown per l’armistizio di Cassibile.
Nell’ottantesimo anniversario della firma dell’Armistizio di Malta (29 settembre 1943 – 29 settembre 2023), detto anche armistizio lungo, abbiamo chiesto al Dott. Giovanni Pesce di riepilogarci le fasi di volo che coinvolsero l’aereo S.M.79, e i relativi piloti, nel tragitto da Roma a Termini Imerese circa le trattative dell’armistizio corto. Ovverosia, la partenza e l’arrivo dello “Sparviero” (l’aereo personale di Badoglio), dai rispettivi aeroporti o campi di volo.
All’ inizio del 1940 il Reparto P aveva avuto degli SM 75 più capienti ma meno veloci degli SM79, che comunque furono assegnati ad esso nel 1943. Nei voli del 1943 verso la Sicilia occupata dalle Forze Alleate gli SM79 venivano intercettati dagli americani P38 Lightning. Questi ultimi, aerei bimotori da caccia pesante, erano infatti armati con 4 mitragliatrici da 12,7 mm ed 1 cannone da 20mm. Non erano molto agili, ma avevano una grandissima autonomamente (raggio di azione bellica 520 nm.). Surclassavano i velivoli italiani per armamento ed autonomia. Veri cani da guardia per i Combat Box di bombardieri USA. Negli incontri con questi gendarmi del cielo, la procedura prevedeva che gli aerei italiani riducessero la velocità e facessero uscire il carrello, mostrando così intenzioni pacifiche e si facessero condurre docilmente al luogo da loro scelto per l’atterraggio. Tant’è che il nomignolo affibbiato al P38 era “Diavolo a due code”.
In merito ai tragitti percorsi dell’SM79 che fece la spola tra Roma e la Sicilia durante le fasi delle trattative armistiziali, si riassume quanto segue:
29 agosto (Guidonia – Palermo-Boccadifalco – Roma Centocelle), pilota Giovanni Vassallo; al rientro trasporta a bordo Galvano Lanza di Trabia, che avrebbe dovuto riportare una prima bozza di Armistizio.
31 agosto (Roma Centocelle – Termini Imerese – Roma Centocelle), pilota Publio Magini.
2 settembre (Guidonia – Termini Imerese), pilota Giovanni Vassallo.
5 settembre (Termini Imerese – Guidonia), pilota Giovanni Vassallo, a bordo dell’SM79 è presente il Maggiore Marchesi di ritorno da Cassibile con la copia dell’armistizio corto».
Nella stesura di quest’articolo abbiamo pure coinvolto il dott. Leonardo Magini, chiedendogli di raccontarci brevemente le vicende che accaddero a suo padre, il pilota Publio Magini, le quali furono legate oltre agli avvenimenti della resa incondizionata dell’Italia anche dallo storico incontro fra Mussolini e Hitler a Feltre (19 luglio 1943) e dell’armistizio di Malta siglato il 29 settembre 1943.
«Il periodo dal 19 Luglio 1943 al 29 Settembre ‘43 ha visto coinvolto mio padre e, di conseguenza, la nostra famiglia in una serie di avvenimenti storici del massimo livello politico. Infatti il 19 Luglio mio padre Publio fu componente della missione che accompagnò il capo del governo Mussolini a Feltre per l’incontro con Hitler. Il 25 Luglio a lui fu affidato il comando dell’aereo del nuovo capo del governo Badoglio.
Il 31 Agosto condusse il suo SM79 con Castellano e Montanari presso la delegazione alleata in Sicilia. Ed infine il 29 Settembre dopo aver accompagnato in volo i Generali Ambrosio Roatta Sandalli a Malta, partecipò alle trattative della firma dell’Armistizio Lungo, preparando su preciso ordine di Badoglio il verbale delle discussioni. Tutto questo è riportato molto dettagliatamente nei libri scritti da mio padre e pure nel libro da me scritto relativo alle vicende di coinvolgimento storico della mia famiglia avente titolo “Perché non posso essere fascista – la lezione di una esperienza familiare (1922 – 1945). Mentre il documento di Cassibile è un Armistizio militare (Stasi delle Armi), il documento firmato a Malta è una “Unconditional Surrender” ovvero Resa senza Condizioni pretesa ed imposta dagli Alleati e accettata da parte italiana”».
Note:
(1) Cfr. G. Longo, “Fu l’aereo che accolse Giuseppe Castellano il 31 luglio o il 2 settembre del ’43 ad essere immortalato in foto nel campo di volo di Termini Imerese?” Cefalunews, 3 febbraio 2022.
(2) Cfr. G. Longo, “I prodromi dell’Armistizio del ’43 – Lo scalo a Termini Imerese dell’aereo pilotato da Publio Magini con a bordo Castellano e Montanari”, Cefalunews, 31 agosto 2023.
(3) Cfr. G. Longo, “1943 – Trattative per un armistizio. I plenipotenziari italiani: il rientro in volo da Cassibile a Termini Imerese”, Cefalunews, 8 settembre 2023
Bibliografia e sitografia:
Giuseppe Castellano, Come firmai l’Armistizio di Cassibile, Arnoldo Mondadori Editore – X – MCMXLV.
Publio Magini, L’uomo che volò a Tokyo. Storia di un aviatore del XX secolo Ugo Mursia Editore, 2009.
Pier Luigi Villari, Sotto assedio. La battaglia per la difesa di Roma (8-10 settembre 1943), IBN, 2021.
Giuseppe Longo, Pagine sul secondo conflitto mondiale in Sicilia e nel Distretto di Termini Imerese, I.S.P.E. Palermo 2022, seconda edizione.
archivio.quirinale.it
Si ringrazia per il reperimento dell’immagine pubblicata, lo storico Alessandro Bellomo (archivio USA Air Force). Un particolare grazie per la collaborazione va anche al Ricercatore Storico Militare Michele Nigro, e al dott. Dott. Geol. Donaldo Di Cristofalo del “Comitato spontaneo per lo studio delle fortificazioni militari”, che ha curato la didascalia della foto.
Foto a corredo dell’articolo:
La foto, ripresa il 5 giugno 1944 a Boccadifalco, ritrae in primo piano un autocarro CCKW 2,5 t 6×6 Jimmy. Il quadrimotore sulla destra è un bombardiere Boeing B-17 Flying Fortress, verosimilmente della versione “F”. Alla sua sinistra, e all’estremità sinistra della foto, di cui se ne vede metà, due caccia pesanti Lockeed P-38 Lightning. A seguire un aereo da trasporto Douglas C-47 Skytrain. Infine un caccia monomotore di non certa identificazione, la cui silhouette fa pensare ad un North American P-51 Mustang. Tutti i velivoli sono dell’USAAF.
Giuseppe Longo