I dati Istat sull’andamento del mercato immobiliare quest’anno parlano chiaro: nel corso del primo trimestre del 2023, è andata avanti la tendenza al ribasso, con la perdita del 5% delle compravendite rispetto ai tre mesi precedenti. Su base annua, invece, il calo è ben più rilevante e pari all’11%.
Decisamente più ampia è la flessione riguardante i mutui. Le ipoteche immobiliari nel primo trimestre del 2023 sono diminuite del 12,6%. Su scala annua, si parla addirittura di una flessione del 31%.
Questi dati negativi erano ampiamente attesi. I numeri alti dell’immediato post Covid, infatti, sono stati considerati una situazione a dir poco straordinaria e in parte “dopata” da quanto non venduto durante il lockdown più duro.
Percentuali negative in tutto il Paese
Il calo delle compravendite immobiliari a fini abitativi è realtà in tutto il Paese. L’Istat fornisce riferimenti specifici in merito. Su base annua, si può riscontrare una perdita di quota del 16,5% nelle Regioni del Nord-ovest. Al Centro, invece, la flessione negativa annuale è stata pari al 16%.
Nelle Regioni del Nord-est, sulle isole a al Sud si è parlato rispettivamente di una riduzione del 7,8, del 4,9 e del 4,6%.
Diverso, invece, è il caso delle compravendite legate al settore economico, che su base annuale sono cresciute in tutte le zone del Paese (fatta eccezione per il centro, con una flessione dell’1,8%).
Tornando alle compravendite in campo residenziale, è importante rammentare che il calo ha riguardato sia i grandi centri, sia le piccole città. Nel primo caso, si parla rispettivamente di un calo del 18,3 e del 6,4%.
L’allarme della BCE
In questi giorni, è arrivato dalla BCE (Banca Centrale Europea) un monito molto importante, relativo in particolare alla riduzione della redditività delle aziende che lavorano nel campo immobiliare. I vertici della Banca Centrale Europea hanno portato l’accento sul fatto che, in tutti i Paesi della zona euro, sono state adottate delle misure di forte prudenza con lo scopo di affrontare la forte vulnerabilità del settore immobiliare.
L’allarme riguarda il fatto che, a detta degli esperti BCE, le azioni specifiche relative al comparto commerciale sono state decisamente più contenute delle altre.
In un recente report, la BCE ha portato l’accento sul fatto che, a fronte di un rilevante indebolimento del mercato del lavoro, si potrebbe avere a che fare con un forte rischio per la tenuta dei portafogli immobiliari.
Qualora le società immobiliari dovessero subire perdite particolarmente elevate, si prospettano tensioni anche per altri settori economici.
Cercare casa in Italia
Cercare casa in Italia, con uno scenario di questo tipo, si sta rivelando sempre più difficile, soprattutto per i più giovani che, dati alla mano, lasciano la casa dei genitori circa 4 anni dopo rispetto alla media europea.
Se si considera poi che, con la Legge di Bilancio 2024, è stata annullata la proroga delle agevolazioni per gli under 36. L’unica che rimane è il fondo di garanzia per i mutui Consap, dedicato ai giovani che vogliono comprare casa e che hanno un ISEE inferiore ai 40000 euro.
A complicare il quadro, potrebbe intervenire l’approvazione della direttiva europea sulle case green, che necessiterebbe, qualora dovesse diventare realtà, l’adeguamento di 9 milioni di edifici circa a livello nazionale.
Per rendersene conto, basta rammentare il fatto che, su scala nazionale, circa il 74% degli immobili è stato realizzato prima dell’entrata in vigore delle normative di sicurezza e antisismiche.
Nonostante questo, chi cerca casa ha dalla sua diversi strumenti, tra cui il web. Utilizzato da tantissime persone per cercare la casa da acquistare, deve essere approcciato cercando di focalizzarsi su fonti specializzate, tra cui il sito Immobili Ovunque.
Gli annunci di case in vendita su immobiliovunque.it sono divisi per città e hanno una caratteristica: sono pubblicati solo da agenzie immobiliari qualificate e referenziate, il che rappresenta una preziosa garanzia di sicurezza per l’utente finale.