La sagrestia della Basilica Cattedrale di Cefalù si arricchisce della cronotassi dei vescovi. Anche con l’aiuto dell’IA

La sagrestia della Basilica Cattedrale di Cefalù si arricchisce della cronotassi dei vescovi della Chiesa Cefaludense, rifondata da Ruggero II d’Altavilla nel 1131.
Ben 4 ritratti, ormai andati perduti, sono stati generati grazie all’Intelligenza Artificiale. L’antica quadreria, andata in parte distrutta nell’incendio del 1809 (?), venne reintegrata utilizzando i ritratti di canonici, religiosi e altre personalità: il beato Matteo Carreri nelle vesti di Giuliano da Mileto, Carlo III di Borbone in quelle di Giovanni Di Stefano; Fra Antonio Uccellatore da Bronte, detto Padre Purgatorio, ha prestato il suo volto a Pietro da Tours.
Curiosità in numeri:
– 2 i vescovi precedenti alla rifondazione di Ruggero II: Niceta e Petros.
– 74 i vescovi di Cefalù dopo la rifondazione.
– 17 i vescovi eletti che non hanno mai preso possesso della Diocesi.
– 6 gli amministratori apostolici.
– 1 cardinale, Gualtiero Raymundo Guillermo de Vich y Valterra.
– 1 cardinale nuncupato, Francesco D’Aragona.
– 2 le volte in cui Giovanni Andrea Gatto fu nominato vescovo di Cefalù.
– 6 i vescovi nati in diocesi.
– 22 i vescovi scelti tra i religiosi:
1 carmelitano.
1 mercedario.
1 oratoriano.
1 teatino.
3 benedettini.
4 domenicani.
11 francescani.
– 13 i già vescovi provenienti da altra sede.
– 8 i vescovi nominati ad altra sede.
– 2 i vescovi inseriti erroneamente in cronotassi o di esistenza incerta, Francesco Orsini e Francesco De Luna.
– 2 i beati acclamati, Nicola de Burellis e Stefano Muniera.
– 1 venerabile, Francesco Gonzaga.
– 35 gli anni di episcopato di Emiliano Cagnoni.
– 6 gli episcopati durati circa un anno.
– 7 le sedi vacanti.
– 16 gli anni della sede vacante più lunga (1716-1732).
– 12 i sinodi diocesani.
– 4 i ritratti generati dall’intelligenza artificiale.
Questa esposizione si inserisce anche nell’itinerario delle Torri della Cattedrale. Da non perdere.

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