Consiglio comunale e giunta di Petralia Soprana in solidarietà con gli agricoltori

Il tessuto agricolo della regione siciliana è attualmente attraversato da una crisi senza precedenti, e il Comune di Petralia Soprana si schiera senza esitazioni al fianco degli agricoltori e degli allevatori locali. In un gesto di sostegno tangibile si è tenuto un Consiglio Comunale straordinario, culminato nell’unanime approvazione di un documento di solidarietà e sostegno alle manifestazioni in corso da parte di questo vitale settore economico.

Il Consiglio, comprendendo l’urgenza della situazione, ha deciso di inviare il documento approvato al Presidente della Regione Siciliana, all’assessorato all’agricoltura, al Prefetto di Palermo, al Ministero dell’agricoltura e al Presidente della Commissione Europea. L’obiettivo è portare all’attenzione delle istituzioni competenti le legittime preoccupazioni della comunità riguardo alla grave crisi che sta affliggendo il comparto agricolo.

Durante la riunione, numerosi interventi hanno evidenziato l’importanza di un’azione coordinata per affrontare le sfide attuali. Il sindaco Pietro Macaluso, insieme ai rappresentanti dei gruppi consiliari Giuseppina Lodico e Francesca Librizzi, ha espresso la più totale solidarietà nei confronti degli agricoltori e degli allevatori siciliani, specialmente quelli del territorio madonita. Piero Librizzi, portavoce dei comitati di lotta, ha illustrato il documento di rivendicazione degli agricoltori e ha fornito aggiornamenti sullo stato attuale delle proteste.

Giuseppe Cità della Confesercenti ha sottolineato l’interconnessione tra la crisi agricola e quella commerciale, mentre Lillo Spitale della CGIL ha evidenziato le criticità del sistema agricolo europeo. Santo Castagna, agronomo, ha richiamato l’attenzione sulle evoluzioni normative e sui contributi europei, mettendo in luce la crescente dipendenza degli agricoltori dalla grande distribuzione.

Il documento approvato

Il documento approvato dal Consiglio Comunale di Petralia Soprana riflette le richieste del documento regionale redatto ad Enna il 22 febbraio scorso. Si chiedono maggiori investimenti infrastrutturali, semplificazione burocratica, controlli più rigorosi sull’importazione di materie prime, agevolazioni nella gestione delle filiere e riconoscimento finanziario dei costi dell’insularità.

Si auspica che tali misure non solo affrontino la crisi attuale, ma che fungano da motore di sviluppo economico e occupazionale per l’intera regione, garantendo la salvaguardia dell’ambiente, la sicurezza alimentare e il benessere delle comunità rurali.

La situazione attuale richiede un impegno congiunto e risoluto da parte di tutte le parti coinvolte, al fine di proteggere un patrimonio agricolo che è essenziale per il futuro della Sicilia e delle sue comunità.

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