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Eroi in mare a Cefalù: salvati tre bagnanti dalle correnti

Tre turisti svizzeri sono in balia delle onde sul mare di Cefalù e tre agenti della Polizia municipale si adoperano per salvarli. Erano circa le 16:00 quando un turista straniero ha allertato gli agenti, che si trovavano presso il Comando di Polizia Municipale, del pericolo che correvano tre persone in acqua, in balia delle onde del mare, al largo del lungomare Giardina. Immediatamente, gli agenti si sono recati sul posto e hanno constatato la gravità della situazione: tre persone, tra cui un bambino, si dibattevano tra le onde, a circa 200 metri dalla riva, in preda al panico e in evidente difficoltà.
Senza esitare, gli agenti hanno allertato il 112, il 118 e la Guardia Costiera. L’ispettore capo Teresa Patti, non vedendo alcun salvagente a disposizione, ha recuperato una boa con fune galleggiante dal Lido Poseidon ed ha guidato le operazioni di salvataggio. L’Agente Rosario Cinquegrani si è lanciato in acqua per soccorrere i bagnanti. Con grande coraggio e abilità ha raggiunto il bambino, afferrandolo e portandolo a riva con l’aiuto del collega Serio che tirava la fune di un salvagente.
Terminato il salvataggio del bambino, l’Agente Cinquegrani, con instancabile forza e determinazione, si è nuovamente tuffato in acqua per soccorrere l’uomo, che, tenuto d’occhio dall’ispettore Patti, era ormai immobile e riverso con il viso in acqua. Con l’aiuto del collega Serio, l’Agente Cinquegrani ha riportato l’uomo a riva, dove alcuni presenti hanno iniziato le manovre di rianimazione cardiopolmonare. Il terzo uomo che si trovava in mare è riuscito a raggiungere da solo la spiaggia ed è stato soccorso dai sanitari.
Grazie all’intervento tempestivo e coraggioso degli agenti della Polizia Municipale, tutte e tre le persone sono state salvate. L’uomo, in gravi condizioni, è stato trasportato all’ospedale, mentre il bambino e il terzo bagnante, che era riuscito a raggiungere la riva autonomamente, sono stati accompagnati al pronto soccorso per accertamenti precauzionali.
Ad avere la peggio è stato il papà del bambino che di recente è rientrato in Svizzera. La moglie ha dato informazioni sul suo stato di salute inviando un messaggio alla tassista che l’ha trasportata all’ospedale e poi in aeroporto. «Salve, sono la signora che stavate portando in ospedale. Voglio dirle che ieri sera siamo arrivati in Svizzera e mio marito è arrivato con l’aereo sanitario. Questa mattina si è svegliato e sta migliorando. Non potremmo essere più felici. Per favore, se conoscete la signora Teresa, che è un ufficiale del traffico, passate questo messaggio a lei e a Rosario, che ha portato mio figlio e mio marito fuori dal mare. Continuate a pregare perché tutto vada bene!”.
L’episodio di Cefalù è un esempio di grande coraggio e senso del dovere da parte degli agenti della Polizia Municipale, che hanno rischiato la propria vita per salvare quella di altre persone. Il loro intervento ha evitato una tragedia e ha permesso di scrivere una pagina di eroismo nella storia della città.
L’incidente di Cefalù evidenzia ancora una volta l’importanza della prevenzione. È fondamentale che i bagnanti siano sempre consapevoli dei pericoli del mare e che seguano le indicazioni delle autorità. È inoltre importante che le spiagge siano dotate di adeguati presidi di sicurezza, come salvagenti e personale di soccorso.
L’incidente di Cefalù è un monito per tutti i bagnanti: il mare è bello, ma può essere anche pericoloso. È importante essere sempre prudenti e seguire le regole di sicurezza. Solo così si potranno evitare tragedie come quella che ha rischiato di consumarsi a Cefalù.
L’episodio di Cefalù è un esempio di come il coraggio e l’eroismo possano fare la differenza. Gli agenti della Polizia Municipale hanno salvato tre vite umane e hanno dimostrato che anche nei momenti più difficili, l’umanità e la professionalità possono trionfare.

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