Gratteri su Marte: il curioso legame tra il centro turistico siciliano e il Pianeta Rosso

20 Anni fa il rover marziano Spirit arrivava nella Piazza di Gratteri. Non era quella del noto comune del Parco delle Madonie, ma era proprio dalla sua piazza traeva origine il nome. Ecco l’incredibile storia che ha come protagonista lo scienziato Livio Leonardo Tornabene (nella foto), americano figlio di un gratterese. Le immagini sotto allora erano inedite.
Questo quanto il diario di bordo del rover marziano di 20 anni fa. Non necessita di traduzione: “On the morning of sol 107, which ended at 5:12 a.m. PDT on April 22, Spirit got some atmospheric and cloud observations with the panoramic camera and mini thermal emission spectrometer. The rover then took a look with the panoramic camera at three targets called “Gratteri Piazza”.
Dopo la Piazza la scoperta di un Cratere gigantesco. Il cratere, con un diametro di circa sette chilometri e una forma a raggiera, è stato denominato Gratteri in onore del suo legame con il centro turistico siciliano. Livio Tornabene, geologo planetario, ha contribuito a identificare e studiare questo particolare cratere utilizzando la tecnologia avanzata a infrarossi della sonda spaziale Mars Odyssey. Secondo le sue osservazioni, la freschezza del cratere suggerisce che si sia formato relativamente di recente, forse anche solo alcuni milioni di anni fa, attraverso l’impatto di un asteroide proveniente da sud sud-ovest a una velocità estremamente elevata.
Ciò che rende il cratere Gratteri così unico sono i suoi raggi, che si estendono per centinaia di chilometri dalla zona di impatto. Questi raggi sono il risultato della spallatione, un processo in cui i materiali espulsi durante l’impatto formano una caratteristica a raggiera intorno al cratere. Questa particolare formazione ha attirato l’attenzione dei ricercatori, poiché è rara su Marte, dove l’atmosfera impedisce in genere la formazione di crateri con raggi così evidenti.
La scoperta del cratere Gratteri e di altri quattro crateri marziani a raggio, annunciata dal team di ricerca guidato da Livio Tornabene dell’Università del Tennessee, Knoxville, ha importanti implicazioni scientifiche. Questi crateri potrebbero fornire informazioni cruciali sull’origine dei meteoriti marziani trovati sulla Terra, aiutando a tracciare la storia geologica di Marte e a comprendere meglio i processi di impatto che hanno plasmato il suo paesaggio.
Secondo Tornabene, esplorare questi crateri sul campo potrebbe rivelare ulteriori dettagli sulla loro formazione e sulla possibile connessione con i meteoriti marziani. Questo potrebbe aprire la strada a futuri studi e missioni esplorative su Marte, offrendo nuove prospettive sulla storia del pianeta e sulle sue interazioni con il sistema solare.
Nonostante la distanza che separa il piccolo comune siciliano di Gratteri da Marte, la sua presenza sulla superficie del pianeta rosso rappresenta un legame sorprendente tra la Terra e i misteri dell’universo. Livio Tornabene, con le sue ricerche e scoperte, continua a dimostrare che l’esplorazione dello spazio può portare a connessioni inaspettate e a nuove comprensioni della nostra posizione nell’universo.
E Gratteri, almeno su Marte è il comune italiano più grande per territorio.

 

 

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