Gratteri: una via a Don Rosario Carmelo Mascellino

La Giunta Municipale di Gratteri, presieduta dall’Avv. Giuseppe Muffoletto ha  proposto di intitolare l’area di […]

La Giunta Municipale di Gratteri, presieduta dall’Avv. Giuseppe Muffoletto ha  proposto di intitolare l’area di circolazione veicolare compresa tra il Corso Umberto I e la Via Giglio, che costeggia la Chiesa Madre, alla memoria di Don Rosario Carmelo Mascellino, già Parroco di Gratteri. Questa area sarà quindi denominata “Discesa Don Rosario C. Mascellino Parroco”.
Nato a Petralia Sottana il 16 luglio 1925 e deceduto a Gratteri il 1 luglio 1999, Don Rosario Mascellino è ricordato come un parroco umile e zelante. La sua lapide riporta il ricordo di una persona dolce e schiva per la sua timidezza, ma anche tenace e determinata nella sua missione evangelizzatrice, soprattutto tra i giovani.
Parroco della comunità di Gratteri dal 29 giugno 1959 fino alla sua morte, è stato una guida costante, testimoniando con la sua vita semplice e umile la vera essenza della fede cristiana.
La Giunta Municipale, dopo aver valutato il profilo biografico di Don Rosario Mascellino e considerato che l’area di circolazione tra Corso Umberto I e Via Giglio è priva di denominazione, ha ritenuto opportuno assegnare una denominazione definitiva a quest’area.
L’intitolazione avviene in occasione del 25° anniversario della scomparsa di Don Rosario Mascellino, testimoniando l’affetto e la stima della comunità di Gratteri per il loro parroco.
La “Discesa Don Rosario C. Mascellino Parroco” diventerà così un simbolo del legame profondo tra Don Rosario e la sua comunità.
La cerimonia domani 1 Luglio.
Comune di Gratteri, Parrocchia Michele Arcangelo
Nel 25° della morte del Parroco  Padre Rosario Mascellino 1999 – 01 Luglio – 2024
Programma
1° Luglio 2024 , Ore 10,30, Cimitero Comunale, Momento di preghiera presso la tomba di P. Rosario Mascellino.
Ore 17,30, Ingresso del Complesso Bandistico “Angelo Tornabene” e intrattenimento musicale.
Ore 18,00, Piazza principale, Cerimonia di intitolazione della discesa a P. Rosario Mascellino.
Ore 18,30,Santa Messa presieduta dal Parroco Don Nicola Crapa.
Al termine intrattenimento bandistico.
BIOGRAFIA DI DON ROSARIO CARMELO MASCELLINO
”Parroco umile e zelante, servì con totale dedizione nella carità di Cristo la
Comunità di Gratteri dal 29 giugno 1959 al 1° luglio 1999”.
Rosario Carmelo Mascellino, nacque a Petralia Sottana il 16 luglio del 1925.
Educato in seno ad una famiglia di santi e saldi principi religiosi, sentì e capì presto
che Dio lo chiamava ad essere Suo Ministro per il bene delle anime. E’ entrato in
Seminario a Cefalù, sin dall’anno scolastico 1937-1938, dove frequentò le classi
ginnasiali e liceali fino al 1946; quindi prosegui con i tre anni di teologia ultimati
nell’anno 1949.
Ricevette gli Ordini:
Prima Tonsura il 5 aprile 1947
Ordini dell’Ostiariato e del Lettorato il 27 marzo 1948
Ordini dell’Esorcistato e dell’Accolitato 09 aprile 1949
Ordinato Suddiacono il 16 aprile 1949
Ordinato Diacono il 25 marzo 1950
In giovanissima età, ricevette l’8 aprile 1950, gli ordini sacerdotali dal Vescovo Mons. Emiliano Cagnoni che lo assegnò al suo paese natio quale collaboratore dell’Arciprete Mons. Giuseppe Castiglia.
Padre Mascellino, non tralasciando i suoi doveri di pastore di anime nei riguardi di tutta la Comunità religiosa petralese, aveva deciso, però, fermamente di seguire una
sua personalissima missione che tanto, durante gli anni da seminarista, aveva accarezzato e promesso a Dio e a sè stesso: quella di aprirsi da giovane ai giovani
della sua Petralia. Tale impegno morale che si era posto, lo portò ad essere faro e guida per tanti ragazzi del tempo, al fine che rimanessero saldi nei sani principi
religiosi che tanto amorevolmente le famiglie avevano loro insegnato.
Fin dal suo arrivo a Petralia, quindi, si dedica interamente a tale lodevole scopo, col cercare, prima di ogni cosa, di comprendere le loro problematiche. Cerca, per quanto
possibile, di scoprire, al fine di trovare idonei rimedi, quali e quanti fossero le variabili del loro disagio generazionale, sia di natura esistenziale che psicologica,
attraverso una metodica e inspirata comunione spirituale che lo porta a stabilire con loro una perfetta “sintonia”, necessaria al fine di essere accettato, senza riserve, nella
duplice veste di “amico” e di “padre” spirituale.
Nonostante la sua figura minuta, da farlo, a volte, passare inosservato e la sua andatura veloce, di chi pensa che il tempo a disposizione sia sempre poco e che la “messe” sia invece molta, riusciva ad essere visto, da chi lo conosceva bene, per come in realtà era: un vero gigante della Fede.
Accoglie, con zelo e umiltà, a braccia aperte, durante gli anni che vanno dal 1950 al 1959, anno quest’ultimo del suo trasferimento alla Chiesa parrocchiale di Gratteri, tanti giovani petralesi che si affidano alla sua direzione spirituale.
Il 29 giugno 1959 divenne Parroco della comunità di Gratteri, succedendo a don Calogero Genduso che era stato trasferito nel suo paese di origine. Inizialmente questo avvicendamento fu motivo di malcontento per i gratteresi, ma ben presto, soprattutto in seguito alla collaborazione offerta dalla associazione parrocchiale di Azione Cattolica, il nuovo Parroco cominciò a farsi apprezzare in paese dando testimonianza di fedeltà a Dio e obbedienza ai Pastori della Chiesa. Padre Mascellino, in qualità di assistente, quindi anima dell’A.C., non si lasciava sfuggire nessuna occasione per mobilitare i responsabili nelle diverse ricorrenze che rappresentavano momenti propizi per portare in Chiesa il maggior numero di giovani e ragazzi. Il suo
stile era infatti quello dell’accoglienza, dell’ascolto e della disponibilità nei confronti di tutti e di ciascuno.
Gratteri è uno dei Comuni della Diocesi che, da cento anni, (ricorre proprio quest’anno il centenario dalla costituzione) vanta la presenza dell’associazione di Azione Cattolica, cui Padre Mascellino ha profuso grande cura e dedizione nello stile del dialogo e del confronto al fine di promuovere un laicato maturo e responsabile, capace di camminare sulla scia tracciata dal Concilio Vaticano II.
Pian piano il Parroco è diventato così una figura di riferimento, molto amata dalla comunità, per la sua dedizione, la sua disponibilità e gentilezza nei confronti di tutti i gratteresi.
Era un uomo dalla fede incrollabile e questa sua fede profonda costituiva il fondamento stesso della sua vita e del suo ministero. Era sempre disponibile, a qualsiasi ora, ad offrire guida e incoraggiamento a tutti coloro che si rivolgevano a lui confidandogli problemi e difficoltà e ricevendo conforto e sostegno. Don Mascellino amava molto la gente di Gratteri e lavorava sempre per rendere la comunità un posto migliore in cui intessere ogni giorno relazioni interpersonali significative.
Aveva inoltre, un grande senso dell’umorismo, che gli ha consentito di entrare in relazione anche con chi non frequentava abitualmente la Chiesa riuscendo a strappare un sorriso a molti gratteresi.
Il suo impegno è stato rilevante anche nel campo dell’istruzione: è stato insegnante di religione cattolica presso la locale Scuola Media, ma anche ai bambini della Scuola Elementare non fece mai mancare i suoi insegnamenti.
Ha profuso particolare cura nell’esercizio del suo ministero sacerdotale a vantaggio di tutta la comunità, senza risparmiarsi mai, ha spezzato quotidianamente il pane della Parola, mediante la predicazione e la catechesi e dell’Eucaristia; ha amministrato i Sacramenti facendoli precedere da adeguata preparazione, ha visitato tutti gli ammalati, chinandosi sulla sofferenza e facendo sentire a tutti il suo sostegno.
Ha guidato la comunità facendola camminare alla luce del Concilio, ha favorito la formazione di un laicato maturo e responsabile, capace di impegnarsi in associazioni e movimenti ecclesiali, aperto alle istanze missionarie della Chiesa, particolarmente assiduo agli incontri diocesani, ha curato il legame con il Vescovo e con i Confratelli Sacerdoti.
Gli ultimi anni della sua vita sono stati particolarmente intensi: uno dei momenti più significativi per la Parrocchia di Gratteri fu quello vissuto nel settembre 1998, quando
la comunità venne chiamata ad organizzare la Festa della Madonna di Gibilmanna, il Santuario sito a pochissimi chilometri da Gratteri. E’ consuetudine, infatti, che ogni
anno la Festa venga organizzata da uno dei Comuni della Diocesi di Cefalù, della quale peraltro la Madonna di Gibilmanna è Patrona, e lo stesso Comune offre l’olio
per la lampada votiva che arderà sull’altare di Maria per tutto l’anno.
Quella fu l’occasione in cui Don Mascellino si spese con tutte le sue energie, coinvolgendo tutte le realtà presenti per collaborare ed organizzare con grande cura l’evento vissuto con grande partecipazione popolare.
Successivamente incoraggiò i giovani a partecipare a tutte le celebrazioni in occasione dell’arrivo della Croce Diocesana che il Vescovo affidò ai giovani di tutte le comunità della Diocesi. A seguito di questo evento di grazia si formò il coro parrocchiale.
Nello stesso periodo la comunità ha accolto la visita pastorale del Vescovo Mons. Mazzola dando il meglio di sé e ricevendo tante gratificazioni.
Nel corso della vita non gli mancarono sofferenze familiari, soprattutto per la morte prematura della mamma che, con la sorella, viveva con lui a Gratteri. Poi, per lunghi anni, rimase solo, essendo i familiari residenti a Palermo o altrove, e ciò gli procurò notevoli sofferenze e disagi.
Don Mascellino è stato un autentico testimone del Vangelo, ha vissuto una vita semplice ed umile, secondo i principi di povertà, cercando di privilegiare soltanto la vera essenza della fede cristiana. La sua eredità di amore e gentilezza vivrà per sempre nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto e amato. Anche se non è più presente fisicamente, gli effetti della sua azione pastorale sono ancora presenti nella vita della comunità parrocchiale che lo ricorda con gratitudine e riconoscenza per quanto ha fatto nel corso della sua permanenza a Gratteri.
E’ morto il primo luglio 1999 a Gratteri, in una solitudine silenziosa: un collasso cardiaco lo colse durante la notte stroncandolo improvvisamente, tra lo sbigottimento e l’incredulità di tutta la comunità che improvvisamente si è ritrovata disorientata.
Dopo essere stato parroco per 40 anni, per sua espressa volontà, è attualmente sepolto a Gratteri.
Sulla sua lapide si leggono queste parole “Parroco umile e zelante, servì con totale dedizione nella carità di Cristo la Comunità di Gratteri dal 29 giugno 1959 al 1° luglio 1999”.

 

 

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