Una storia di passione e dedizione. Campofelice di Roccella si prepara a vivere una serata speciale: l’Arena Re riapre stasera le sue porte per la settantesima stagione, portando con sé una storia ricca di passione, creatività e dedizione. Fondata nel 1955 da Roberto Re, un uomo di grandi talenti e con un’incredibile passione per il cinema, l’Arena è diventata un punto di riferimento culturale per tutto il territorio.
Roberto Re, nato a Campofelice di Roccella il 3 giugno 1915, è stato un uomo dalla visione straordinaria. La sua vita è stata segnata da un forte senso di responsabilità familiare e da un’infinita creatività. Terzo di otto figli, ha iniziato a lavorare fin da giovane per supportare la sua famiglia. Dopo aver garantito un futuro ai suoi fratelli e sorelle, ha deciso di sposarsi nel 1958 con Nunzia Gurrera, con cui ha avuto tre figlie: Francesca, Lucia e Josè.
La sua passione per il cinema lo ha portato a realizzare un sogno ambizioso: la costruzione di un’arena cinematografica nel suo paese natale. In pochi mesi, nel 1955, è riuscito a trasformare un terreno precedentemente utilizzato per lavorare lo zolfo in un luogo magico per gli amanti del cinema. L’Arena “della Salute”, come amava chiamarla, è diventata rapidamente un’attrazione unica, con i suoi 500 posti, sedie in ferro piantate nel terreno erboso e circondata da alberi da frutto e profumati gelsomini e oleandri.
L’Arena Re non è stata solo il frutto della passione di Roberto, ma anche un’impresa familiare che ha coinvolto generazioni. Roberto, nella sua cabina di proiezione, non si fermava mai, lavorando incessantemente tra pellicole e carboncini. Negli anni ’60, Roberto acquistò una “Bianchina”, divenuta un’icona storica, con cui andava in giro a pubblicizzare i film in programma, invitando tutta la comunità a partecipare alle proiezioni all’Arena “della Salute”. La sua dedizione ha trasformato l’Arena in un luogo di incontro e di cultura, dove la comunità poteva godere di film spettacolari respirando aria buona.
Nonostante il cambiamento dei tempi e delle tecnologie, l’Arena Re ha mantenuto il suo fascino originale. Oggi, sotto la guida del nipote Matteo, l’Arena continua a vivere e a essere un punto di riferimento culturale per Campofelice di Roccella e i dintorni. Matteo ha ereditato la passione del nonno per il cinema e lo spettacolo, assicurando che l’Arena rimanga un luogo di incontro e di cultura anche in un’epoca di crisi per il cinema tradizionale.
La settantesima stagione dell’Arena Re rappresenta non solo un traguardo significativo, ma anche un’opportunità per celebrare una storia di passione e dedizione. L’Arena Re è più di un semplice cinema all’aperto; è un simbolo di come la passione e la dedizione possano trasformare i sogni in realtà.