Con l’inizio del periodo estivo, la città di Cefalù è stata oggetto di un’operazione di controllo da parte dei carabinieri, volta a contrastare il lavoro nero e garantire la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. I controlli, effettuati in collaborazione con il personale del nucleo anti sofisticazioni e sanità e del Nucleo ispettorato del Lavoro, hanno portato alla luce numerose irregolarità in diverse attività economiche.
Le ispezioni condotte a Cefalù hanno rilevato gravi violazioni che hanno portato all’emissione di ammende per un valore totale di 94.481 euro e sanzioni amministrative per 38.284 euro. Inoltre, tre attività imprenditoriali sono state sospese a causa della presenza di lavoratori in nero, gravi carenze in materia di sicurezza sul lavoro e l’assenza della documentazione sanitaria prevista dalla legge.
L’operazione dei carabinieri non si è limitata a Cefalù, ma ha interessato anche altre località della provincia di Palermo, come Termini Imerese e Monreale. Nel complesso, sono stati ispezionati 23 esercizi commerciali, con l’obiettivo di reprimere il fenomeno dello sfruttamento del lavoro e garantire il rispetto delle normative sulla salute e sicurezza dei lavoratori.
I controlli hanno portato alla scoperta di diverse irregolarità, tra cui la mancata tracciabilità degli alimenti, l’uso di materie prime di origine sconosciuta, carenze igieniche, e la presenza di lavoratori in nero. Sono state segnalate alle autorità competenti 12 persone e sono state elevate sanzioni per un totale di 330 mila euro. Sei attività commerciali sono state sospese.
A Caccamo, i carabinieri hanno scoperto personale assunto irregolarmente, portando a sanzioni per un totale di 38 mila euro. A Termini Imerese e Trabia, un bar e un pub sono stati multati per un totale di 56 mila euro e sanzionati amministrativamente per 12.300 euro, a causa della mancanza di visite mediche per i dipendenti e dell’assenza del documento di valutazione dei rischi sul lavoro. In uno di questi esercizi sono state trovate due persone che lavoravano in nero.
A Piana degli Albanesi, tre supermercati e due macellerie sono stati controllati, portando alla denuncia di quattro persone per violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Le sanzioni ammontano a circa 85 mila euro e una delle attività è stata sospesa per la presenza di tre lavoratori in nero.
Ad Altofonte, i cantieri delle scuole primarie “Don Milani” e “Armaforte” sono stati ispezionati, con la denuncia di quattro persone, la sospensione di un’attività imprenditoriale per gravi rischi di salute e sicurezza, e sanzioni per circa 78 mila euro.
A Monreale, le ispezioni in una pizzeria, un ristorante e due bar hanno portato a sanzioni amministrative per 19 mila euro, la richiesta di sospensione di un’attività e la segnalazione di quattro persone alle autorità.