Qual è il piccolo comune di Sicilia dove si mangiano le “lattupitte” e gli abitanti si chiamano aluntini

Nel Parco dei Nebrodi, con le isole Eolie che si stagliano all’orizzonte, si trova San […]

Nel Parco dei Nebrodi, con le isole Eolie che si stagliano all’orizzonte, si trova San Marco d’Alunzio, un piccolo comune siciliano noto per le sue tradizioni culinarie e culturali. Gli abitanti di questo borgo, chiamati “aluntini”, sono particolarmente orgogliosi delle loro “lattupitte”, deliziose frittelle di pasta di pane poco lievitata, che rappresentano una vera e propria specialità locale.

Le lattupitte sono una testimonianza della semplicità e della genuinità della cucina aluntina. Queste frittelle, preparate con pasta di pane poco lievitata, vengono fritte fino a raggiungere una croccantezza dorata. Servite calde, sono un piacere per il palato, perfette da gustare come antipasto o come spuntino durante una passeggiata nel borgo.

San Marco d’Alunzio offre ai visitatori non solo bontà culinarie, ma anche un patrimonio culturale e naturale di grande valore. Situato nel cuore del Parco dei Nebrodi, il borgo è immerso in un’aria pura e offre vedute mozzafiato. Tuttavia, la speculazione edilizia sulla costa rischia di compromettere la bellezza incontaminata dei panorami, rendendo ancora più preziosi i momenti in cui lo sguardo può spaziare liberamente fino ai tersi orizzonti.

Qual è il piccolo comune di Sicilia dove si mangiano le “lattupitte” e gli abitanti si chiamano aluntini

Nel museo bizantino-normanno del borgo, è custodito un antico strumento ludico, il kòttabos, rinvenuto in una tomba della necropoli del III secolo a.C. Questo gioco testimonia l’importanza storica e culturale di San Marco d’Alunzio fin dall’antichità.

Uno degli eventi più attesi a San Marco d’Alunzio è la Festa dei Santi Patroni San Marco Evangelista, San Nicola di Bari e San Basilio Magno, che si svolge dal 30 luglio al 2 agosto. La festa include una serie di eventi tra cui la processione di San Basilio, caratterizzata da decine di torce (ceri alti un metro ornati di basilico, fiori, nastri e foulard) portate dai devoti. Un altro momento significativo è l’entrata r’addauru del 31 luglio presso la Badia Piccola, dove i ragazzi addobbano alberelli d’alloro.

Durante le festività, vengono distribuite le “collure”, ciambelline di pasta azzima benedette, ai fedeli, in segno di condivisione e devozione. Questi momenti rafforzano il senso di comunità e mantengono vive le antiche tradizioni del borgo.

San Marco d’Alunzio è anche noto per la produzione del salame San Marco, una prelibatezza tipica del borgo. Il segreto di questo salume sta nella qualità delle carni di maiale utilizzate e nella giusta proporzione degli ingredienti. La tradizionale lavorazione del salame risale ai colonizzatori normanni, che hanno lasciato un’impronta duratura sulla cultura e sulla gastronomia locale.

Cambia impostazioni privacy
Torna in alto