Fino a poco tempo fa, il concetto di sologamia sembrava impensabile, tanto che il termine non è ancora presente nel vocabolario della Treccani. Tuttavia, questo fenomeno, in cui le persone celebrano un matrimonio simbolico con se stesse, sta guadagnando sempre più consensi a livello globale. La sologamia, descritta come un rito di accettazione e amore per sé stessi, è stata oggetto di discussione anche nell’edizione serale del Tg5, evidenziando come stia prendendo piede anche in Italia, seppur con qualche resistenza culturale.
La sologamia ha le sue radici principalmente in Giappone, un paese noto per la sua ricca tradizione culturale e per la valorizzazione della crescita personale. Negli ultimi anni, il fenomeno ha trovato terreno fertile anche nel mondo anglosassone, dove molte persone, stanche delle pressioni sociali legate al matrimonio tradizionale, hanno abbracciato questa pratica come un modo per affermare la propria indipendenza e autostima. Chi sceglie la sologamia lo fa per vari motivi, ma un tema comune è l’auto-accettazione. Questo rito simbolico rappresenta un impegno a prendersi cura di sé stessi, a valorizzare la propria unicità e a vivere in modo autentico, allontanandosi dalle frivolezze e dalle aspettative sociali. I sostenitori della sologamia vedono in essa un percorso di auto-scoperta e di empowerment, un atto inclusivo che celebra la complessità e le sfumature della propria persona.
Nonostante in Italia la sologamia sia ancora un fenomeno di nicchia, sta iniziando a trovare spazio nel dibattito pubblico. Le testimonianze di chi ha scelto di sposare sé stesso sono poche, ma significative. Questi pionieri descrivono la loro esperienza come un rito di passaggio, un momento di introspezione che li ha aiutati a entrare in contatto profondo con il proprio spirito e a vivere una vita più consapevole e soddisfacente. La sologamia viene vista come un fenomeno inclusivo, in quanto chi compie questo passo è pronto ad accettare sé stesso in tutte le sue sfumature e particolarità. Non si tratta di un atto di egoismo, ma piuttosto di una celebrazione dell’autenticità e dell’amore per sé stessi. In un mondo dove le relazioni interpersonali sono spesso complicate da aspettative sociali e pressioni esterne, la sologamia offre un’alternativa che pone l’individuo al centro del proprio universo emotivo.