San Mauro Castelverde si prepara a celebrare la tradizione con l’evento “Pani, Dolci e tanto altro…”, un appuntamento che unisce il gusto per i sapori autentici alla riscoperta delle radici storiche del borgo. Domenica 11 agosto, il paese si trasforma in un museo a cielo aperto, dove la cultura contadina rivive attraverso i gesti e le voci di chi, come i fratelli Nicolosi, mantiene viva la memoria di un passato che rischia di scomparire.
Il cuore della manifestazione è “A Pisata”, la trebbiatura con le mule, che rappresenta un rito di fatica e speranza. Questo momento, oggi considerato quasi un evento spettacolare, era una volta il coronamento di un lungo periodo di lavoro nei campi. I fratelli gemelli Nicolosi, ormai ultra settantenni, mostrano con orgoglio come le mule calpestano le spighe per sgranarle, accompagnati dai canti e dai versi che tradizionalmente scandivano questa fase cruciale del ciclo agricolo. Le loro mani esperte e le loro voci narrano storie di sudore e tenacia, facendo rivivere l’atmosfera di un tempo lontano.
Mentre la trebbiatura si svolge nella piazza principale, il resto del paese si prepara ad accogliere i visitatori con un percorso enogastronomico che celebra i prodotti locali. Le vie di San Mauro Castelverde si animano di profumi e sapori, offrendo un viaggio culinario tra antipasti, primi piatti e dolci tradizionali. Tra le tante prelibatezze, spicca il “Fiorello”, un dolce tipico del borgo, realizzato con pasta friabile e croccante e ripieno di crema di latte. Una leccornia che racconta di mani esperte e antiche ricette tramandate di generazione in generazione.
Non mancano le note della musica tradizionale, che accompagnano ogni momento della serata. Il gruppo folkloristico dell’Associazione culturale e musicale “L’Eremo” anima le strade con balli e canti, creando un’atmosfera di festa che coinvolge tutti i presenti.
Il programma dell’evento è semplice ma ricco di contenuti: si parte alle ore 17:00 con gli antipasti in Via Cavour, si prosegue alle 18:30 in Piazza Municipio con il primo piatto, per poi concludere alle 20:00 a Largo Badia con il dolce tipico “Fiorello”. Un’esperienza sensoriale e culturale che unisce passato e presente, tradizione e innovazione, in un contesto di rara bellezza.