L’obesità non è più solo un problema estetico, ma una vera e propria emergenza sanitaria che richiede un intervento urgente. È questo il messaggio centrale del 23° Congresso della Società Italiana di Metabolismo, Diabete e Obesità (Simdo), in programma dal 24 al 26 ottobre al Saracen Sands Hotel & Congress Centre di Isola delle Femmine.
Il presidente di Simdo, Vincenzo Provenzano, ha sottolineato l’importanza di riconoscere l’obesità come una malattia cronica, così come definita dall’OMS. “L’obesità colpisce soprattutto i ceti meno abbienti e non è democratica a causa dei costi delle cure”, afferma Provenzano. Il congresso si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di investire in ricerca e terapie per combattere questa epidemia.
Tra i temi caldi del congresso ci sono state le nuove strategie terapeutiche per il trattamento dell’obesità, come la dieta chetogenica e il digiuno intermittente. Queste diete, insieme alla dieta mediterranea, sono sempre più riconosciute per i loro benefici nel controllo del peso e nella prevenzione di numerose patologie.
Inoltre, è stato approfondito il tema della chirurgia bariatrica e metabolica, confrontandola con i nuovi farmaci per il trattamento dell’obesità. Si parlerà anche di disturbi alimentari come l’anoressia e la bulimia, e di un nuovo concetto emergente: il diabete cerebrale.
Il congresso Simdo ha rappresentato un’importante occasione per fare il punto sulle conoscenze scientifiche più aggiornate in materia di diabete e obesità, e per promuovere un dibattito costruttivo tra esperti, istituzioni e cittadini. L’obiettivo è quello di elaborare strategie efficaci per prevenire e curare queste patologie, migliorando così la qualità di vita di milioni di persone.
Paolo Taormina
L’ufficio stampa
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